Samanta Macchiarola

docente di latino e greco

samanta macchiarola

Emanuela Megli

scrittrice, imprenditrice e coach certificata.

emanuela megli

Samanta Macchiarola intervista Emanuela Megli

Tu hai scritto di recente un libro sull’adolescenza, “La piccola Jo”… ce ne puoi parlare?

Il libro “La piccola Jo, diario di una giovane donna, tra crisi adolescenziale e libertà di crescere”, narra la storia – a tratti autobiografica- di una ragazza dodicenne, che attraversa la propria crescita passando dal mondo dei sogni, delle sue fantasie espresse nei giochi in camEmanuela Megli La piccola Jopagna e al mare, alla scuola e alla società, in modo brusco e spesso scontrandosi con la freddezza del sistema educativo anche dentro alla famiglia. Costretta a crescere in fretta e a scegliere tra mondo interno (immaginazioni e creatività) e mondo esterno (adesione ad aspettative, regole) per ottenere giudizi e voti positivi e ritrovandosi da adulta ad aver smarrito il senso personale e profondo della vita.

Sarà proprio attraverso la famiglia allargata e il viaggio interiore ed esteriore, tra gli esempi della nonna e della zia settentrionali, rispettivamente insegnante ed artista famosa (realmente esistite), che la spingono e la supportano nella sua passione per la pittura e la scrittura, che ritroverà la propria bellezza interiore, in cui il sogno è perseguibile attraverso la capacità di dargli basi concrete e reali.

Cosa ti ha ispirato?

La necessità di continuare a parlare di modelli educativi. Infatti, questa è la storia di un modello educativo che ricalca lo stile autoritario del periodo post-bellico italiano, in cui il paradigma della stabilità consentiva una “governo” sociale e famigliare basato sull’imposizione delle regole e delle sanzioni. Nel paradigma attuale, invece, fondato sull’incertezza, abbiamo necessità di governare l’instabilità facendo riferimento soprattutto a modelli basati sul dialogo affettivo e intimo, sul confronto e sulla gestione partecipata, nelle istituzioni e nella famiglia.

Come possiamo cambiare approccio?

Il libro ha il merito di consentire al lettore un viaggio personale nella propria storia di giovane e adolescente, per poter trovare le radici di un dialogo con le generazioni nuove, riconnettendoci al nostro “fanciullino interiore” e risvegliandolo, potendo così costruire un’alleanza smarrita con i ragazzi, comprendendo le nuove istanze di coloro che rappresentano la distanza più breve rispetto al futuro, nelle famiglie, nelle scuole e nelle imprese. Un nuovo patto intergenerazionale che arricchisce il presente e costruisce il futuro.

Giovanni Segantini, Idillio
Giovanni Segantini, Idillio

A chi si rivolge il libro?

Ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie, ai genitori, agli insegnanti ed educatori… E’ un invito a recuperare la propria motivazione intrinseca e il proprio desiderio di vivere con leggerezza e responsabilità, coniugando doveri e piaceri, trovando un posto nel mondo, in cui realizzare il proprio progetto di vita, con impegno e al tempo stesso soddisfazione, dando senso alla propria esistenza. Perché tutto ciò che facciamo, ciò che diventiamo, lo rappresentiamo prima dentro di noi, con elementi di immaginazione, creatività, emotività e a seguire lo razionalizziamo e realizziamo. E’ importante vivere il nostro benessere interiore ed esteriore, armonizzandolo con i nostri ruoli sociali e con le aspettative che sentiamo, riposte in noi dall’esterno o dai nostri modelli mentali di lettura e interpretazione della realtà.

C’è una parola che racchiude il senso del libro?

Si, la frase del re leone rivolta a Simba, che gli appare durante un sogno ad occhi aperti: “ricordati chi sei e prendi il tuo posto nel cerchio della vita”.

ricordati chi sei

 

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