di Ermes Strippoli

Nell’era digitale in cui viviamo, l’intelligenza artificiale (AI) rappresenta un ambito di crescente interesse e dibattito. In particolare, il coinvolgimento dei giovani in questo campo riveste un ruolo cruciale, poiché essi sono i protagonisti del futuro digitale.

Recentemente, si è tenuto un incontro di grande risonanza presso il Centro Studi “Alberto Martucci” a Santa Maria Capua Vetere. L’evento ha visto la partecipazione di esperti di spicco nel settore, oltre a giovani interessati e curiosi.

Tra i relatori, si è distinto Claudio Maria Lamberti, noto DPO e autore di importanti pubblicazioni sull’argomento. Durante il suo intervento, Lamberti ha sottolineato l’importanza di una comprensione profonda dei rischi e delle opportunità legate all’IA, soprattutto per le nuove generazioni. Ha inoltre evidenziato come i giovani possano svolgere un ruolo attivo nel plasmare il futuro digitale, contribuendo con idee innovative e consapevoli.

A seguire, Christian Esposito, docente presso l’Università di Salerno, ha offerto un’analisi approfondita sulle implicazioni etiche e sociali dell’IA. Esposito ha invitato i giovani a essere critici e riflessivi nei confronti delle tecnologie emergenti, incoraggiandoli a considerare non solo gli aspetti tecnici, ma anche quelli umani e morali.

Infine, Giuseppe Martucci, esperto in Strategia e Governance del Rischio Cibernetico, ha portato il suo contributo riguardo alle sfide della sicurezza informatica nell’era dell’IA. Martucci ha evidenziato l’importanza di adottare politiche e normative adeguate per garantire la protezione dei dati e la sicurezza delle reti, soprattutto in un contesto in cui l’IA assume un ruolo sempre più centrale.

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento su un tema di cruciale importanza per il futuro della società. I pareri degli esperti hanno offerto spunti preziosi per una riflessione condivisa sulla relazione tra i giovani e l’intelligenza artificiale, ponendo le basi per un dialogo costruttivo e consapevole nell’era digitale.

 


FOTO: di Freepik

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