Parola di Anna Cammalleri

di Giulia Romagnolo
Intervistiamo Anna Cammalleri, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia.
Da Elon Musk al prof. Piero Formica, è ormai assodato che per gli studenti, una preparazione al mondo professionale, oggi, sia quantomeno necessaria.
Ecco le volontà iniziali di questa fantomatica alternanza scuola-lavoro, che tuttavia si è dimostrata un mare magnum, in cui attività e relativi obiettivi si sono un po’ confusi tra loro.
Piani triennali, piuttosto che brevi stage… Ogni scuola, ogni classe a modo suo: quasi sempre i ragazzi assistono a un’imposizione dall’alto di una rosa ristretta di mansioni da seguire.
Perchè? Secondo lei i ragazzi sarebbero pronti a scegliere con più autonomia? Non sarebbe più utile un piano didattico omogeneo orientato a altri obiettivi, come l’immaginazione, il sogno, la scelta, l’adattamento e l’ideazione di una nuova “professione” piuttosto che il mero lavoro un po’ dove capita che si verifica nei fatti?
Provi a mettersi nei panni di un componente del mondo scolastico, magari quello che crede possa essere il più colpito o in difficoltà (e attenzione gli studenti sono esclusi! Lo siamo stati tutti, sarebbe troppo facile).
Che periodo starà passando in questi giorni? E lei dal posto che ricopre, quali soluzioni avrebbe per rendere la sua esperienza migliore?