di Antonella Matranga

La mostra “Alla madre” personale dello scultore e designer veneto Giovanni Casellato, curata da Chiara Casarin, e allestita negli antichi ipogei del complesso monastico di Sant’Agostino a Matera ( fra gli eventi della Fondazione Matera- Basilicata 2019, aperta fino al 31 Agosto)è un inno alla libertà di pensiero, di amare, di credere e di vivere senza confini. Un sentimento che trasporta il visitatore verso un sentire spirituale che incanta. Al centro, infatti, dell’esposizione c’è sicuramente La Maddalena, fra le sculture create appositamente da Giovanni Casellato per Matera.
« E’ un idea che mi girava in testa da tre anni e che ho trovato giusta da realizzare per Matera – racconta lo scultore – La leggenda narra che Maddalena, nel suo scappare dai romani, si sia rifugiata proprio a Matera, prima di arrivare in Francia. Poi è una donna che mi ha sempre affascinato. Questa donna ambigua, raccontata come una prostituta, da alcuni e da altri come l’apostola degli apostoli, la prima a vedere Cristo risorto, come ha scritto Papa Francesco, ridandole finalmente la sua dignità.»
Una Maddalena che lei raffigura senza volto.
«Ho lavorato sulla mancanza. Non c’è una persona ma solo un drappo, un vuoto che rappresenta un idea di femminilità globale che va oltre l’iconografia biblica o evangelica. Rappresento la grande devozione di una donna verso i figli, verso Dio, verso gli uomini di cui poi, purtroppo, è spesso succube.»
Le sue opere sono di ferro, alte due metri, eppure sembrano leggerissime.
«E’ una sfida la mia, rendere un materiale come il ferro visivamente leggero. Il ferro poi lavorato in una certa maniera, ha tenuta. Pensi alla Tour Eiffel a Parigi, è enorme, è solida, eppure sembra così leggera, senza peso.»

 

Installazione di Giovanni Casellato a Matera

 

Con il patrocinio di Fondazione MATERA – BASILICATA 2019

Giovanni Casellato

“Alla Madre”

Mostra personale di Scultura

27 GIUGNO – 31 AGOSTO 2019

Complesso Monastico di Sant’Agostino Sasso Barisano Matera

Una mostra dedicata alla libertà di pensiero, di religione, al coraggio delle proprie azioni al rispetto delle donne ma anche alla figura della Madre e al suo amore incondizionato.

Le opere scelte da Giovanni Casellato per il progetto “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, alte più di due metri, ma caratterizzate da naturale levità, sono sculture e bassorilievi creati dall’artista negli ultimi tre anni, frutto di una ricerca introspettiva e di un percorso spirituale che si sono tradotti in figure che raccontano strati profondi della sua interiorità attraverso precise e riconoscibili simbologie.

Tra i lavori in esposizione, le Anime, forme verticali che si stagliano verso l’infinito, leggere e fluide come l’etere, i Danzatori di sufi, simbolo dell’amore universale, privo di limiti e confini, le Betulle, che rappresentano la purezza e sacralità della natura e la Maddalena, che Giovanni Casellato ha creato espressamente per l’inaugurazione della mostra. La Maddalena è un opera che va oltre la figura di madre, di moglie e di Madonna dentro cui la cultura, religiosa e non, ha sempre incorniciato le donne, fino a rappresentarne l’amore senza limiti. E ancora gli Aquiloni, creazioni iconiche di Casellato che escono dagli schemi e dalle aree di comfort. Simbolo di leggerezza, di gioco, di volo verso l’alto, l’aquilone riesce a volare solo se ha un filo che tira in senso contrario…

Opere che colpiscono per la loro “profondità”, ma anche per l’estrema fluidità con cui esprimono il loro ritmo compositivo e quindi capaci di evocare in chi le osserva, differenti e opposte suggestioni.

“L’intento dell’esposizione è quello di far intraprendere, a chi osserva, un viaggio spirituale attraverso forme che tendono all’essenza e alla purezza, con l’uso del colore bianco che si contrappone alla gravità del metallo. Un colore assoluto che sublima la materia pesante e trasporta la mente nel puro luogo del niente.”

Giovanni Casellato

La mostra curata da Chiara Casarin, direttore dei Musei di Bassano del Grappa, è allestita all’interno del convento di Sant’Agostino, e sarà allestita sia nella sala polifunzionale che negli antichi ipogei utilizzati per la prima volta come spazio espositivo.
Alla Madre
Complesso Monastico di Sant’Agostino
Sasso Barisano
Ingresso Libero
H 10.00/13.00 15/18.30

Lunedì Chiuso

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