Donare nuova vita alla iuta – intervista al maestro Giuseppe Trentacoste

 

 Samanta Macchiarola

docente di Latino e Greco

samanta macchiarola

Giuseppe Trentacoste

Artista

giuseppe trantacoste

Samanta Macchiarola intervista l’artista Giuseppe Trentacoste

 Chi è Giuseppe Trentacoste?

Sono un artista fiorentino di origini siciliane, ho vissuto racconti d’arte fin dalla mia infanzia. Nella mia famiglia c’è stato uno scultore, Domenico Trentacoste che, per molti anni ha vissuto tra Inghilterra e Francia per poi stabilirsi a Firenze dove insegnava scultura all’accademia di belle Arti di Firenze. Posso dire che in me l’arte è nata prima che io nascessi, è nel mio DNA.

 

Qual è stato il tuo percorso artistico?

Fin da bambino amavo creare, ricordo che già da piccolo, mentre eravamo a tavola creavo animali con la mollica di pane.

Non riuscivo mai a stare fermo con la mia creatività e manualità. Ho iniziato a fare i miei primi quadri con colori e pennelli tradizionali, per poi cambiare completamente la mia visione dell’arte, creando dal nulla una mia personalissima tecnica, che coniugo l’arte antica del bassorilievo all’arte moderna: “la tela piegata”. Sacchi che contenevano caffè, cacao, grano e patate, che solcando gli oceani sono arrivati fino a noi, con i loro timbri, con scritte varie, appunti ecc. ; io piegando il sacco gli dono una nuova identità.

opera_trentacoste

Io i sacchi li sento RESPIRARE.

Innovazione e tradizione in che senso sono presenti nella sua opera?

Innovazione è la parola giusta per spiegare il mio lavoro, creo bassorilievi ricollegandomi alla tradizione, con un solo sacco di iuta. La tradizione non si deve mai dimenticare, io gli dono solo un po’ di modernità nella forma e nel materiale, piega dopo piega nascono i miei bassorilievi in tela piegata.

Cosa intendi comunicare e perché?

Il corpus della mia opera è il sacco stesso, lascio a vista timbri, scritte, trama della iuta che varia da paese a paese. Il mio linguaggio artistico dà solo un pretesto per poter osservare il sacco più attentamente e avere una nuova chiave di lettura. Un semplice sacco scritto che diventa un’opera unica.

Quali progetti hai per il futuro?

Uno dei miei progetti per il futuro è proporre i miei lavori ad un pubblico internazionale, per mostrare che anche noi italiani siamo innovativi. Sono convinto che gli artisti italiani abbiano tutte le carte in regola per poter tornare sul tetto del mondo.

Cosa consigli ai lettori più attenti?

Per potermi conoscere più da vicino di seguirmi sui social:

Instagram artistatelapiegata

Facebook  Trentacoste Giuseppe

E se vi piace approfondire ancora di più, seguite tutte le domeniche sul canale 133 del DT arteinvestimenti laboratorio AccA, con Giorgio Barassi critico ed esperto d’arte che spiegherà i miei lavori e la mia tecnica ovviamente insieme a quelle di altri artisti.

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