Futuro alieno
di Michele Paparella
Il futuro immaginato dalla fantascienza, ha quasi sempre come protagonisti gli extraterrestri.
Già alla fine dell’Ottocento il romanzo di H.G.Wells, “La guerra dei mondi”, suscitò non poco clamore nell’opinione pubblica.
In una società alle soglie del XIX secolo, con un carico di incertezza e paure tipiche di chi pensava di fare un salto nell’ignoto, il romanzo di Wells parlava di invasione aliena con la distruzione del genere umano.
Alieni come metafora di una società in piena rivoluzione industriale e tecnologica, una società che avrebbe potuto soffocare e fagocitare l’uomo stesso.
Ma il desiderio di libertà ed elevazione, ha prodotto anche romanzi dove gli extraterrestri sono pacifici e dispensatori di conoscenza.
Molti romanzi di fantascienza hanno “profeticamente” declinato questo tema: tra questi ricordiamo “Contact“, del 1985, scritto dall’astrofisico Carl Sagan, in cui si immagina che il primo contatto alieno avvenga attraverso il “linguaggio universale” della matematica. Sicuramente, gli appassionati del genere ricorderanno il film omonimo, con Jodie Foster come protagonista, diretto da R. Zemeckis.
Nostradamus, astrologo, scrittore e farmacista del ‘600, “veggente” per eccellenza, nelle sue “Centurie e Profezie” del 1500, predice un contatto alieno proprio agli inizi del terzo millennio…
Rimanendo sul tema, un’altra profezia fu enunciata nel 1935 dall’allora nunzio apostolico in Turchia e raccontata, con un grande successo editoriale, da Pier Carpi in “Le profezie di Papa Giovanni. La storia dell’umanità dal 1935 al 2033”( 1976, Ed. Mediterranee)
” Le cose della Terra parleranno agli uomini delle cose del Cielo “
” Le luci nel cielo saranno rosse, azzurre, verdi, veloci”
” Qualcuno viene da lontano e vuole incontrare gli uomini della Terra. Incontri ci sono già stati, ma chi ha visto veramente ha taciuto “
Quell’uomo predisse anche la sua elezione a futuro Papa.
Era un uomo buono, era, appunto, Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII.
E cosa dire dell’avvistamento attuale di luci nel cielo? Luci numerose, colorate che compiono evoluzioni aeree impossibili con i nostri attuali mezzi.
A riferire tale notizia non sono solo cittadini comuni, ma anche astronauti e piloti militari.
Molte persone asseriscono di essere state testimoni oculari, di aver avuto molti avvistamenti, di averli fotografati, documentati e analizzati…
Di recente il Pentagono si è espresso in maniera ufficiale sugli Ufo che sono stati intercettati dai caccia, e ha condiviso riprese video che hanno fatto il giro del mondo.
“La loro spiegazione è che non sanno dare una spiegazione”
Tuttavia, quando i mass media affrontano certe tematiche, il più delle volte lo fanno con piglio ironico e retorico, giusto per strappare qualche ingenuo sorriso.
Il vero problema è che la gente non ha mai cercato di informarsi seriamente.
I documenti sono a disposizione di tutti e gli studiosi sono concordi nel ritenere che il fenomeno sia più che reale.
Siamo dunque visitati da altri esseri intelligenti?
Molti dicono di sì…
Riescono a colmare le enormi distanze che ci separano? Evidentemente sì, e padroneggiano un tipo di tecnologia capace di superare il limite per noi inviolabile della velocità della luce.
Rappresentano per noi una minaccia? Se così fosse non saremmo qui a parlarne.
Una delle domande più frequenti poste dai detrattori del fenomeno Ufo è : se esistono perché non entrano in contatto con noi e non si manifestano ufficialmente?
Questo in parte non è corretto, perché esistono casi eclatanti, tutti documentati, di persone che hanno incontrato questi esseri e che hanno dichiarato di averci parlato e di aver ricevuto dei messaggi da divulgare. Persone semplici, coerenti, e che non hanno mai speculato sulla loro esperienza e, anzi, sono stati ridicolizzati.
Spesso questi visitatori extraterrestri si sono fatti fotografare, e le immagini analizzate da esperti super scettici, sono state dichiarate genuine, senza cioè manipolazione dei fotogrammi.
Gli ufologi sostengono che la metodologia di contatto consiste nel farsi vedere da alcuni uomini e donne predisposti per accettare certe verità. Piuttosto che presentarsi all’improvviso suscitando paure, sconvolgimenti sociali, politici e religiosi, hanno “optato” per un approccio più morbido per consentire all’umanità di abituarsi alla loro presenza.
Che cosa vorrebbero da noi questi visitatori?
La risposta va argomentata all’interno di una visione allargata della nostra realtà.
La risposta è nella società che gli uomini hanno creato.
“Viviamo su un pianeta violentato dai nostri egoismi, vittima di poteri politici spesso occulti, sfruttato e depauperato delle sue risorse, un pianeta su cui pendono come un “spada di Damocle” diseguaglianze economiche e minacce alla biodiversità”
Come può andare avanti l’ umanità ? Quale il suo futuro?
Secondo gli ufologi e i loro sostenitori chi viene a visitare la nostra terra da un mondo “altro” è portatore di un messaggio di pace.
Queste civiltà extraterrestri, sono sì tecnologicamente molto avanzate, ma lo sono anche dal punto di vista della coscienza.
Il loro è un messaggio evoluto e saggio, quello di esseri che magari hanno vissuto le nostre stesse difficoltà e che, dopo averle superate, hanno a cuore il ruolo della nostra umanità nell’economia del Creazione.
“Non siamo soli e non lo siamo mai stati”
La verità è che tutto è correlato; le nostre vite, i pianeti, le galassie, la Creazione stessa.
E tutto esiste in una armonia che si basa su princìpi e leggi universali, di cui l’uomo non conosce affatto le dinamiche.
La visita extraterrestre è da ascriversi, dunque, ad un’azione di sensibilizzazione e monitoraggio della nostra attuale situazione.
Se così fosse dovremmo prestare tutti più attenzione a questi segni dal cielo.
“E se non è così dovremmo, comunque,
prendere tutti a cuore il futuro del nostro pianeta…”