di Ermes Strippoli

Nel 2023, un gruppo di ricercatori provenienti dalle università di Oxford e Berkeley ha pubblicato un documento dettagliato, coinvolgendo 2778 esperti del settore tech per esaminare il futuro dell’intelligenza artificiale (AI) e il suo impatto sulla società. La sorprendente conclusione è che quasi la metà degli intervistati crede che esista un 5% di possibilità che l’AI diventi così incontrollabile da portare all’estinzione umana.

Sebbene la percentuale sia relativamente bassa, ha suscitato grande attenzione, nonostante la ricerca delinei anche scenari positivi, come la capacità futura dell’AI di creare successi pop mondiali e bestseller letterari. I ricercatori sottolineano che, sebbene le previsioni degli esperti non siano verità oggettive, forniscono importanti contributi alla comprensione del quadro complessivo.

Fortunatamente, il 68% degli esperti ritiene che lo sviluppo futuro dell’AI avrà più aspetti positivi che negativi. Tuttavia, oltre l’80% dei professionisti esprime preoccupazioni significative riguardo all’uso dell’AI nella diffusione della disinformazione, nel controllo delle popolazioni da parte di governi autoritari e nella creazione di nuovi virus.

Nonostante il documento suggerisca una minima possibilità di impatto negativo dell’AI sull’umanità, le aziende leader del settore stanno lavorando intensamente per garantire la sicurezza degli utenti mentre sviluppano modelli AI più avanzati. Il futuro disegnato dallo studio, seppur distopico in alcuni aspetti, prevede che l’AI sarà in grado di compiere compiti come assemblare mattoncini Lego entro il 2033 e addirittura sostituire un chirurgo in sala operatoria tra circa quarant’anni.

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FOTO: di kjpargeter su Freepik

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