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di Ermes Strippoli

 

I giovani di oggi, chiamati anche “generazione digitale”, hanno tutto a portata di mano: la cultura, il divertimento, l’informazione e la comunicazione rapida.

 

Un maggiore accesso per i giovani al mondo dell’informazione porta come beneficio una maggiore sensibilità dell’individuo verso la propria creatività. Nonostante la rete offra una vetrina per chi vuole farsi conoscere, la vera comprensione di coloro che si impegnano seriamente nel settore risulta ancora difficile da raggiungere. 

 

Quando si chiamano giovani dell’ultimo anno delle scuole superiori a discutere del significato dell’arte contemporanea prima di iniziare il corso di storia dell’arte, spesso si scopre che hanno una conoscenza molto limitata della cultura artistica attuale. Questo è sorprendente, considerando che la rete offre ampie possibilità per informarsi in materia.

 

Quasi nessuno ricorda il nome o le opere degli artisti contemporanei, e in generale il giudizio sull’arte di oggi è tendenzialmente negativo.

 

Tuttavia, è importante notare che tra i giovani ci sono anche coloro che esprimono giudizi positivi sull’arte contemporanea. Alcuni di loro sottolineano che la libertà di espressione e l’assenza di vincoli legati a specifiche committenze rendono l’arte più autentica e in linea con le reali esigenze dell’uomo contemporaneo.

 

In particolare, la fotografia ha un ruolo di grande valore per i giovani, poiché riconoscono la creatività dietro questo mezzo. 

 

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Un altro aspetto che i giovani apprezzano è il coraggio dimostrato da molti artisti contemporanei, che si espongono alle critiche negative pur di veicolare il loro modo di intendere l’arte. Questo gesto anticonformista viene sempre apprezzato da una parte del pubblico giovanile che è alla ricerca costante di nuovi modi di esprimersi e di sfidare i modi convenzionali di rapportarsi con la realtà.

 

Spesso, dopo aver studiato l’arte contemporanea e aver apprezzato i suoi messaggi, le opinioni dei giovani studenti cambiano, talvolta ribaltando quelle iniziali. Tuttavia, va notato che non tutti i docenti riescono a raggiungere questo obiettivo, poiché molti programmi didattici si concentrano sull’arte fino agli anni ’50, trascurando quella contemporanea.

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