Oltre la musica

 di Samanta Leila Macchiarola

È l’Anima del Tempo, il soffio che permea l’agito umano e attraversa le geografie del mondo con i suoi mille ritmi, a costituire la cifra del primo album musicale di Alfredo De Giovanni geologo, musicista e autore e Floriana Ferrante cantante e architetto, entrambi pugliesi con alle spalle un solido background artistico e musicale.

Il disco, uscito a luglio 2022 per l’etichetta Digressione Music, comprende nove brani inediti firmati da De Giovanni, qui in veste di autore, compositore e interprete – dopo l’ultima sua fatica letteraria: “Carafa. Il sigillo del Cristo Velato” (Premio Terre di Puglia e Premio Fortuna nel 2021) -insieme alla voce potente e versatile di Floriana Ferrante.

Autrice anche lei  di due composizioni tra cui “Questo è il tempo”, interpreta un brano che rappresenta un commovente appello della Madre Terra a tutta l’umanità, al quale si uniscono le voci dei Jubilee Gospel Singers e di Papaceccio.

Forse, il tempo siamo noi, le nostre vite :

iI tempo è la stessa sostanza dell’universo, nasce, vive, morirà con lui.

 Il tempo è tutto.

È movimento, scorrimento, impermanenza, cambiamento

Così precisano gli autori nel booklet che accompagna il disco …

Proprio attraverso il tempo, l’album si snoda tra le note funky di Smoking Town –  il brano d’apertura –  che narra le vicende di un amore che si consuma sull’asfalto di una metropoli come la silver cigarette della protagonista.

Lasciatevi allora trasportare dall’andamento intimo e sognante di Lullaby’s blue, una ninnananna ben arrangiata da Giovanni Chiapparino che sembra provenire direttamente dal cuore di un musical americano. Ascoltate, le note struggenti di un bandoneon che segna i passi del Tango de Amelia, quelli di una donna appassionata in una milonga perduta di Buenos Aires.

Così, quando appare Anima del Tempo, il brano che dà il titolo all’album, intuirete il carattere divergente dell’intero progetto: mescolare i ritmi e i generi musicali di tutte le anime del mondo o di tutti i canti del mondo, come si ascolta in Te buscaré, forse il brano più world music del disco.

In Acqua tarantolata lasciatevi trasportare dalla musica etnica o vicina al cantautorato italiano stile De André, un brano che nasce come tarantella per diventare  taranta dal ritmo forsennato e celebrare l’acqua delle fontane pugliesi, quella che corre in un cuore di pietra per purificare, sanare, salvare.  Concedetevi il tempo di uno swing italiano, di un contrabbasso che danza in quattro sulle note sincopate de Lo Strass, un brano che racconta la vena ironica di De Giovanni il quale sembra  trovarsi particolarmente a suo agio in questo genere.

Alla fine c’è anche il tempo per un gatto, per le sue fusa, per un canto leggero di una bossa, quella de Occhi degli Dei, splendidamente suonata dalla chitarra di Domenico Lopez e interpretata dalla voce cristallina della Ferrante.

Così, come scrivono ancora gli autori nel booklet: “il tempo è quello che ci appartiene, che passa in fretta, che vorremmo non finisse mai, quello dei rimorsi e dei rimpianti, della nostalgia e della speranza, è il tempo condiviso per scoprire una melagrana, contare i suoi arilli come grani di sabbia dispersi in una clessidra chiamata Musica”.

È in questo senso che la musica diventa strumento per andare oltre, oltre l’attimo presente…

Doveroso, infine, ricordare le collaborazioni artistiche del disco che vede gli arrangiamenti curati da Giovanni Chiapparino, la presenza di Mario Rosini (pianoforte), Mimmo Campanale e Antonio Ninni (batteria), Domenico Lopez e Anastasio Cotzias (chitarre), Leo Gadaleta (violino e archi), Pierpaolo Giandomenico, Francesco Cinquepalmi, Marco Boccia (basso), Andrea Campanella (clarinetto), Alberto Di Leone (tromba), Paolo Daniele (armonica), Ilaria Stoppini (flauto traverso), Antonio Ippolito (bandoneon), Raffaele Cassano (tammorra).

In ascolto:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLUqgLSvlaR47BWuyQKoRt2gJMgdsD-Os1

https://open.spotify.com/album/1DOOiNJY3Ymmns2XCAuhaG