di Maria Cristina Dalfino

È proprio bello sapere di esser inserita in un libro, come una dei tanti attori che in esso vivono e che in pochi riescono ad abbinare al tuo nome.

Sono la protagonista di uno dei racconti del libro Semplicemente…ciao! di Chiara D’Alessandria (D&P Editori).

È un insieme di racconti, fra loro indipendenti, ma tutti accomunati dalla formula finale.

Il “semplicemente … ciao” della singola conclusione è la chiave di lettura di tutti i racconti e rappresenta l’anima del libro

Sono convinta che tutti i libri hanno un’anima, che è poi l’anima dell’autore.

Saper cogliere quest’anima significa farsi guidare da chi scrive in profondità e al di là dei contenuti e dei fatti narrati, fino al non scritto.

Per Chiara, in questi racconti, il non scritto, la trama sottile che li lega tra loro, risiede proprio in quel ‘ciao’”

 Non è un addio, ma un ciao, perciò un arrivederci, una speranza, una fiducia.

Sono storie spesso drammatiche, sono addii, ma mai definitivi. Nella perdita, nel commiato da una persona cara qualcosa resta: è la memoria del vissuto insieme, di quella persona, dei sentimenti che non ci lasceranno mai. Per questo solo e semplicemente … ciao!

Ecco allora il “ciao” tra sorelle: quello di Ada che manda un bacio sulla punta delle dita verso il ritratto della sorella Donata, troppo fragile per poter vivere a lungo; il “ciao” della piccola Chiara rivolto alle nuvole, perché nuvola è adesso il suo fratellino Stefano che una morte bianca si è portato via nel giorno di Natale; il “ciao” dagli spalti dello stadio di una madre che ha perduto il figlio e atleta Cesare, che, come il nome che gli ha dato, rimarrà per sempre simbolo di vittoria.

Un ciao che non appartiene solo agli uomini, ma anche al mondo animale. Come quello rivolto dal cucciolo Micki al cane Lupo, suo amico e mentore; il ciao del cane Niobe al suo padrone disteso a terra dopo che un colpo di fucile ha messo la parola fine alle loro battute di caccia.

Il ciao dolce-amaro che chiude la narrazione della gita a Ostia di un figlio che compie 18 anni e di un padre gravemente malato.

È però anche il ciao di speranza e di giocosa allegria, come nel fantastico gioco tra cugini, ritrovatisi ormai adulti e professionisti affermati nella Casa Grande che li aveva ospitati da bambini.

L’amore in tutte le sue forme, la sofferenza, la privazione di una persona, ma anche l’affetto e l’attenzione, la famiglia con la celebrazione delle feste di famiglia, la sacralità del Natale, l’importanza dei luoghi, la centralità delle origini e dei luoghi nativi, come nel caso di Sammichele di Bari, spesso teatro dei fatti narrati, e quella memoria del vissuto che tiene in vita chi non c’è più.

Questi sono alcuni dei temi che accomunano i venti racconti del libro e che accomunano questo libro ai due precedenti, sempre di Chiara D’Alessandria, docente di italiano e storia, preside, profondamente innamorata dei suoi alunni.

Lo stile è ricco e ricercato nella descrizione dei personaggi e dei luoghi, ma anche secco e drammatico quando gli eventi che racconta non lasciano troppo spazio alle parole, quando non c’è più tempo per le parole.

Chiara è il suo stile, nel suo… ciao!

 

 

 

L’AUTRICE

Chiara D’Alessandria è l’autrice del libro Semplicemente… Ciao! (Casa editrice D&P Editori).

Nata a Roma, città in cui vive, ha insegnato Italiano e Storia nella scuola secondaria.

Vincitrice del concorso nazionale per Dirigente Scolastico, accetta le nomine ad Atessa in Abruzzo, Firenze e Tivoli, per rientrare a Roma alla fine degli anni Novanta, titolare del Liceo Ginnasio “Giulio Cesare”. Tanto l’impegno e l’amore verso gli studenti. Tante le passioni coltivate con la cessazione dell’attività scolastica.

Semplicemente… Ciao! segue Uno, due, tre… Stella! (2019) Il romanzo che racconta la ricca esperienza professionale e umana, sia come insegnante che come preside, in giro per le sedi scolastiche assegnate.

Tutto ha inizio con Una conversazione silenziosa, (2017) a Sammichele di Bari, nella Grande Casa della famiglia Dalfino. “Un viaggio nella memoria e, in parte, un sogno fatto di magia e di mistero”, così lo ha definito Paky Deramo presentando l’ultima fatica di Chiara. Il racconto del passato, di una vita, di tante vite, mai passate, rese vive dalla memoria che li ripresenta e li attualizza.

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