Samanta Leila Macchiarola intervista John Ippolito

                                                     

Cantautore Sanseverese, amico e conterraneo, classe 1968, “fresco di inedito” e senza peli sulla lingua.

Raccontaci di te JOHN, chi sei , le tue origini musicali, la tua storia in breve e dicci… siamo curiosi… perché questo nome d’arte?

Proverò a raccontarmi in poche parole. Foggiano nel sangue, Sanseverese d’adozione, devo tutta la mia passione per la musica a mio padre Peppino. Il suo “treno d’ascolto musicale” che mi ha profondamente influenzato, parte dal grande pianista e compositore statunitense Burt Bacharach,  passando per la musica classica e l’amore per il pianoforte. Una famiglia di artisti la nostra!

Odiavo il solfeggio, per questo mi chiudevo in bagno durante le sessioni domestiche di educazione musicale imposte malgrado il mio spirito ribelle. Poi, per destino, in età adolescente, rimango letteralmente folgorato dal sound dei The Beatles. A sedici anni le prime esperienze nei piano bar della mia città all’insaputa di mio padre e poi l’impegno in un percorso lavorativo nel settore degli eventi e del turismo. Tra le altre conoscenze, nel ’95, in Sardegna, al Forte Village, incontro Billy Preston che trasforma il mio modo di esibirmi dal vivo. Ci tengo, inoltre, a sottolineare il sodalizio artistico con il grande sassofonista pugliese Nick Perrone, originario di San Giovanni Rotondo, con il quale suono da trent’anni.

John con Nick Perrone

Per quanto riguarda il nome, la risposta è molto semplice: una delle poche cose che non possiamo fare è scegliere il nome di battesimo. John mi piace troppo e me lo sono “regalato”, almeno per ciò che riguarda la mia identità artistica… Quella anagrafica non si tocca, specialmente nel cognome!

 

Cosa ti ha spinto a “tirare fuori” dal cilindro questa canzone e quali sono stati i fattori decisivi di questa esperienza?

C’è un tempo per tutte le cose, ho scritto molte canzoni tenendole chiuse nel “cassetto” per anni. Motivi strettamente privati non hanno consentito di potermi “divertire” abbastanza nella produzione di inediti. Poi, il tempo è giunto ed è per questo che la canzone Tornerà l’estate assume un tono scanzonato ma non troppo. Dopo la “reclusione” dei  lockdown, vissuti in solitudine ed alcuni viaggi all’estero si è acceso il vero motore della mia anima, ribelle e priva di freni…È per questo che invito tutti ad un ascolto attento, “divertito” ma, comunque, attento!

Chi desideri ringraziare per la produzione di Tornerà l’estate, per l’ottimo riscontro territoriale ottenuto e quali sono i tuoi programmi futuri?

In molti mi hanno spinto verso il cantautorato attivo ma il sostegno di Edgardo Caputo della EDrecords è stato decisivo. Ricordo le sue parole dopo l’ascolto di alcuni miei pezzi: “Giancà, non credi che sia giunto il momento di metterci la faccia?” Lo conosco bene, compagno di banco alle scuole superiori. Non si sarebbe sbilanciato così senza un “perché”. Un grazie al team che ha lavorato sodo per la produzione del video, a mia sorella Azzurra Ippolito, infine, ringrazio Pierluigi Audiello per il prezioso lavoro sulle tracce vocali.

I miei programmi futuri? In autunno è prevista l’uscita di un nuovo inedito ma stavolta sarà qualcosa di diverso con aperture a collaborazioni importanti ed alle sonorità che prediligo, quelle del Pop-Funk.

 

Grazie per la tua disponibilità, John! Non ci resta che ascoltare la canzone! Complimenti ancora!

 

Grazie a voi per l’opportunità offertami e…buon ascolto a tutti!

 

 

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