di Cosetta Potenza

insegnante

Un’estate nell’altopiano dei Sette Comuni di Asiago: un mondo dall’atmosfera rilassata che brilla di verde smeraldo. E poi prati sconfinati, paesi dagli alti campanili, aria pura e ossigenata…

Oltre Asiago, l’Altopiano comprende i comuni di Rotzo, Roana, Lusiana Conco, Gallio, Foza ed Enego ed è davvero il luogo ideale di villeggiatura per ospiti di tutte le età!

In questi luoghi si possono ammirare i paesini germanici di Rotzo, Mezzaselva, e Roana, per ammirare l’Altar Knotto, una gigantesca roccia che poggia a strapiombo sulla valle , celebrato come tra i più famosi altari pagani rimasti in Italia. In questa area , circa 1000 anni fa, si stabilirono genti germaniche chiamate Cimbri provenienti da Baviera e Tirolo che si portarono dietro tradizioni e costumi di retaggio pagano.

                                                   

L’Altar Knotto, che in lingua cimbrica significa “vecchia pietra”, è fonte di leggende e misteri…

Con lo Spitz Knotto di Stocarè e l’Hanepos di Marcèsina “L’Incudine di Thor”, rappresenterebbe il Vertice di un triangolo magico. Un luogo più che adatto per sacrificare agli spiriti dei boschi, dei monti e delle sorgenti. Si pensava, quindi, che la grande roccia fosse pervasa di energie positive e che fosse la dimora di benefiche entità come Nani e Numi tutelari locali.

Il sentiero per raggiungerlo inizia dall’abitato di Rotzo (circa 700 anime, il più antico dell’Altopiano) e si snoda su una natura molto ricca e suggestiva in cui l’animo si ritempra in un’esperienza multisensoriale che coinvolge corpo e mente…

Le aree più soleggiate sono il regno della ginestra che, all’inizio dell’estate, s’impone con prepotenza col suo giallo acceso: poi, tutto si tinge di viola e l’aria viene invasa dai profumatissimi ciclamini.

Poco prima dell’Altar Knotto, sulla sinistra, si trova Punta Altaburg su cui svetta una grande Croce. La Chiesa ha sempre teso, in presenza di sedi cultuali pagane, a costruirvi sopra per farli dimenticare. Ogni anno, il giorno dell’Ascensione, la gente di Rotzo compie una rituale processione.

“In tempi antichi Altaburg si credeva fosse una sorta di piccola Asgaard (la città degli Dei Vichinghi) o un mini-Olimpo, dove risiedevano Thor, Odino, Freya, intenti, dall’alto della roccia, a controllare il popolo cimbro”

Dopo aver attraversato una foresta di faggi, pini silvestri e abeti, bisogna bordeggiare un ciglione dirupato dal quale, da una certa distanza, si può ammirare l’Altar Knotto e la sua particolare forma a testa di mostro preistorico simil Tirannosauro. Una volta giunti, lo si osserva dall’alto – si può anche entrare ma la via è più tortuosa e un po’ nascosta – e la vista è semplicemente straordinaria, soprattutto per la scenografia offerta dal precipizio che sprofonda nella Val d’Astico.

Rientrando nella foresta, a pochi minuti di cammino, si trova un altro luogo particolare: l’Alta Kugela. E’ una parete di roccia friabile che ha formato una lunga tettoia naturale che sembra fatta apposta per ripararsi dalla pioggia o per tenere all’asciutto il bestiame. All’ingresso, troneggia una strana formazione rocciosa a forma di palla, da cui forse si ricava il nome (“Kugel, palla”).

In soli 5 minuti, infatti, attraverso un facile percorso, raggiungerete uno dei “tanti luoghi magici” dell’Altopiano, riparo, in tempi lontanissimi, per gli uomini preistorici e, in epoca più recente, per i soldati della prima guerra mondiale

 

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