di Rocco Lombardi

“Vendo tutto e apro un bar in Costa Rica!”

“Mi licenzio e apro una mia attività, così potrò dedicarmi alla mia passione!”

“Chiudo lo studio e mi dedico finalmente al mio romanzo!”

Frasi pensate, pronunciate e a volte urlate nei momenti grigi.

Frasi che restano lì, come memento, come paracadute, come un fottuto grido di aiuto rivolto a se stessi che riecheggia nelle pareti della mente.

Eppure c’è chi ce l’ha fatta. E non sono neanche in pochi.

A volte, infatti, basta ascoltare il buon vecchio Zio Epicuro. La felicità si può trovare anche nella serenità di un lavoro che fa al caso nostro.

La felicità nella semplicità non è cosa semplice, ça va sans dire… Ma in un numero dedicato all’ARTigianato non poteva mancare un’intervista a chi ha dato seguito a queste frasi.

E così, è venuta a trovarci in redazione Edda Marcon, giovane e bella creativa che ha “mollato tutto e  aperto una sua attività per potersi dedicare alla sua passione!” – vedi sopra.

La nostra amica, infatti, ha abbandonato il vecchio lavoro e si dedica totalmente alla creazione di oggetti artigianali – anche su misura – che espone e vende in un atelier-show room di Altamura: MaisonCut64 – nome che richiama l’indirizzo via Foscolo 64, appunto.

Su una scenica parete che richiama la pietra viva, sono così esposte opere dai materiali più disparati, generati dalla sua creatività e da alcuni dispositivi preposti al taglio laser.

La prima domanda che le faccio è più scontata dei saldi a gennaio:

“Ti definisci un’artista?”

Risponde in maniera piuttosto diplomatica… “Dire artista è troppo… Piuttosto una creativa”.

In realtà se si concede una veloce occhiata alle sue opere c’è decisamente dell’arte…

Iniziamo a parlare delle sue creazioni e sposta subito il discorso sulla musica… Dalla, Bowie e una serie di cantanti dei quali non trovo alcun tipo di informazione nel mio data base.

Cado nella trappola e le chiedo : “Che cosa c’entra la musica con i tuoi lavori?”

Lei con una naturalezza sorprendente risponde:

“La musica c’entra sempre”

Touché

Passiamo al pratico. Sì, perché i sogni sono belli ma bisogna anche essere realistici.

Le chiedo quale sia la proporzione tra libera creatività e richieste su misura.

Mi risponde che la creatività è sempre presente.

Di nuovo touché.

Inizia a salirmi un po’ sulle palle.

Scherzi a parte, mi risponde che l’80-85% del lavoro è su richiesta e la restante parte senza alcun tipo di vincolo. Però è chiaro, lei ci mette sempre del suo tra scelta dei font, materiale e colore.

Basta vedere i tableau de mariage, uno più particolare dell’altro.

Edda ama organizzare l’oggettistica dei matrimoni. Le piace raccontare storie per mezzo delle sue creazioni.

Che dire… Lei è soddisfatta e lo si vede lontano un miglio dal suo sorriso e dall’entusiasmo col quale racconta il suo lavoro.

D’altronde un certo Confucio – mica pizza e fichi – diceva:

“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”.

Banale ma estremamente reale.

Io fossi in voi andrei a dare un’occhiata alle sue opere – di Edda non di Confucio – e non azzardatevi a farvi fare lo skyline di Bari! Idea già avuta. Da me.

Di seguito i link

 

 

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