Memorie di una domus federiciana
di Bernadette Lombardi
immagini a cura di Gian Marco Petta, Sara Pontonio
studenti P.O.N. Torremaggiore (Fg), coordinati dalle prof.sse Samanta Macchiarola e Carmen Tusino
Gli anni passeranno, il tempo lascerà segni indelebili su di me, cambierà il mio aspetto, facendomi diventare quasi irriconoscibile alla vista di chi, nella bella stagione, visiterà questi posti.
Soltanto ora mi accorgo che tutto ciò che è, sarà un lontano passato, denso di storie e vicende che non potranno rivivere, immagini destinate a diventare sempre più opache fino a scomparire, e che solo la memoria dei luoghi conserverà.
Da quando mi hai lasciata sola, o mio sovrano, su questa collina, in questo freddo dicembre, è impossibile dimenticarti, così come è difficile cancellare ogni tua traccia nelle mie restanti mura.
Attraverso i miei ricordi, ti sottrarrò all’oblìo.
Sei arrivato, stanco e pallido, presso le mie porte, hai riposato in quel letto, hai donato il tuo ultimo respiro a me, proprio a me.
Rivivo ancora il momento in cui il tuo notaio di fiducia, il maestro Nicola da Brindisi, con un’espressione grave e solenne, si è precipitato qui, ti è stato vicino ascoltando le tue ultime volontà, i racconti dei tuoi ultimi giorni, di cui io sono stata una spettatrice privilegiata.
Quei racconti mi hanno permesso di immaginare luoghi che non vedrò mai, di condividere le tue esperienze, di combattere al tuo fianco nelle tue guerre.
Mio signore, questo è solo un piccolo accenno di quei racconti della tua grande storia che mi accingo a narrare…
Se le vicende raccontate da Federico II al suo confidente e narrate grazie alla preziosa memoria di una testimone esclusiva, hanno attirato l’attenzione, per dirla con il Manzoni, di almeno venticinque lettori, saremo ben lieti di soddisfare tale desiderio continuando a raccontare nei prossimi numeri alcune curiosità e episodi della vita dello Stupor Mundi.
È questa la nostra proposta per conoscere e approfondire, attraverso una narrazione romanzata, la storia del nostro territorio che in questo angolo di Puglia è particolarmente densa di fascino.
E visto che il grande imperatore Federico II di Svevia amava la nostra Puglia che aveva disseminato di domus e castelli, ci riserviamo di narrarvi, liberamente interpretati, ma senza tradire la verità storica, gli ultimi giorni della sua vita che, per ironia della sorte e per una oscura profezia che vi sveleremo, trascorse proprio a Florentinum, poco distante da Torremaggiore, in provincia di Foggia.
Speriamo di solleticare la curiosità dei lettori offrendo un piccolo anticipo di ciò che abbiamo in mente di raccontare…
PARTE PRIMA – Correva l’A.D. 1194
I camini della reggia sono ancora accesi, la neve cade lentamente dal cielo e si deposita sulla collina
sottostante.
Ritorno indietro con la memoria agli eventi da poco trascorsi mentre io ti proteggo nei tuoi ultimi
giorni di vita, e tu la ripercorri con la mente, riavvolgendo come in un gomitolo il corso degli
eventi, dal dì in cui sei stato dato alla luce, all’infanzia, alla giovinezza, fino alla maturità in cui,
vigoroso e determinato, sei diventato una leggenda…
PH: domus federiciana di Castel Fiorentino (Fg), luogo della morte di Federico II nel 1250
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