Recentemente, l’Italia ha evidenziato una “crescita economica relativamente stabile“, mentre la disinflazione si è accelerata rispetto alla media dell’area euro. I differenziali sui rendimenti dei titoli di Stato sono mantenuti a un livello moderato, ma permangono vulnerabilità nei conti pubblici. Questi sono alcuni dei principali messaggi sulla situazione italiana condivisi da Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE (Banca Centrale Europea), durante un intervento presso l’università Bocconi di Milano.

Secondo Schnabel, la riduzione della produttività in Italia dal 1990 è in parte attribuibile alla presenza diffusa di piccole imprese. Nelle sue slide di presentazione, diffuse dall’istituzione, ha inoltre sottolineato il sostenuto livello di investimenti pubblici e privati, promosso anche dal Pnrr.

L’inflazione percepita dalle famiglie è diminuita, ma le aspettative inflazionistiche per il futuro sono leggermente aumentate. A gennaio, l’inflazione percepita nell’area euro è scesa al 6% mediano nei dodici mesi precedenti, rispetto al 6,9% registrato nel sondaggio precedente. Tuttavia, le aspettative inflazionistiche per i prossimi dodici mesi sono leggermente aumentate al 3,3%, rispetto al 3,2% di dicembre.

Le previsioni sull’inflazione a più lungo termine, a tre anni, sono rimaste stabili al 2,5%. Queste informazioni sono state fornite dalla BCE sulla base della sua indagine mensile, che ha anche evidenziato un’elevata incertezza tra i consumatori riguardo all’inflazione. Secondo l’indagine, le aspettative di crescita reale dei redditi dei consumatori sono rimaste stabili all’1,2%, mentre la percezione della crescita della spesa negli ultimi dodici mesi è scesa al 6,6%, dal 6,8% di dicembre. La BCE ha sottolineato che si tratta del valore più basso registrato da ottobre 2022.

Per quanto riguarda le prospettive economiche, le aspettative dei consumatori sono diventate leggermente meno negative, ma rimangono orientate al ribasso, con una previsione di contrazione dell’1,1% nei prossimi dodici mesi, rispetto al -1,3% di dicembre. Le aspettative sul tasso di disoccupazione sono scese al 10,9% da un precedente 11,2% registrato a dicembre.

Fonte dei dati

 


FOTO: di brgfx su Freepik

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