PNRR: ok dall’UE per la quarta rata da 16,5 miliardi di euro

Immagine di fabrikasimf su Freepik

 

La Commissione europea ha approvato la richiesta di pagamento dell’Italia per la quarta tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), assegnando 16,5 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni e prestiti. Il via libera sottolinea i significativi progressi compiuti dal paese nel quadro del NextGenerationEU.

La Premier Giorgia Meloni commenta l’approvazione, evidenziando i notevoli sviluppi e l’impegno del governo nell’implementare il PNRR per rendere l’Italia più moderna e competitiva. I risultati nella quarta rata includono riforme cruciali nell’inclusione sociale e negli appalti pubblici. Gli investimenti principali riguardano la digitalizzazione, la transizione dei dati delle amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’uso dell’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali.

L’Italia diventa l’unico Stato membro dell’UE a ricevere la quarta rata, prevista entro la fine dell’anno, portando il totale ricevuto a circa 102 miliardi di euro entro il 2023, oltre la metà del PNRR. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen elogia l’Italia per importanti riforme negli appalti pubblici e nel sistema giudiziario. Il vicepresidente Valdis Dimbrovskis sottolinea gli sforzi italiani per semplificare le procedure e promuovere investimenti verdi e sostenibili. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni conferma il successo nell’attuazione degli obiettivi connessi alla richiesta di pagamento.

Il parere positivo del Comitato economico e finanziario (Cef) è atteso entro quattro settimane, precedendo la decisione finale della Commissione e l’erogazione dei fondi all’Italia. Finora, il paese ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, con ulteriori pagamenti previsti nel quadro del PNRR.”

Il PNRR offre una prospettiva di crescita e modernizzazione per l’Italia, sostenendo importanti riforme e investimenti. Resta da vedere come saranno implementate queste misure e quali impatti avranno effettivamente sul nostro Paese.

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