Nuove Misure contro l’Assenteismo Scolastico: Fino a Due Anni di Reclusione per i Genitori

Immagine di Drazen Zigic su Freepick

di Francesco Scorrano

Il governo sta preparando un decreto legge per affrontare il problema dell’assenteismo scolastico e la povertà educativa nelle aree marginalizzate del paese. Il provvedimento, in attesa di essere discusso in consiglio dei ministri, prevede una serie di misure straordinarie per garantire un’istruzione adeguata ai giovani e ridurre il disagio e la criminalità giovanile nelle periferie.

Una delle misure più significative è l’abolizione dell’attuale sanzione per l’assenteismo scolastico. L’articolo 731 del codice penale, che attualmente prevede una multa di 30 euro per l’adulto responsabile del minore che non rispetta l’obbligo scolastico, verrà abrogato. Al suo posto sarà introdotta la possibilità di una pena detentiva fino a due anni per il genitore o il tutore del minore assente senza giustificato motivo. L’assegno di inclusione potrebbe essere sospeso fino a quando il minore non riprenderà la frequenza scolastica regolare.

Il decreto prevede anche un potenziamento del personale ausiliario, tecnico e amministrativo nelle scuole delle aree a rischio, con contratti temporanei per garantire un’apertura prolungata degli istituti al di fuori dell’orario scolastico. Per combattere il fenomeno dei trasferimenti di docenti, il numero di insegnanti sarà aumentato e verranno offerte retribuzioni migliori, con un aumento di 4 milioni di euro nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. I docenti che lavoreranno nelle scuole a rischio riceveranno incentivi basati sull’anzianità di servizio, con punteggi aggiuntivi per la permanenza sulla stessa scuola.

Si istituirà un fondo straordinario presso il Ministero dell’Istruzione per finanziare ulteriori misure nelle scuole con maggiori indicatori di fragilità. Queste misure includeranno la mobilità degli studenti per esperienze al di fuori del loro contesto di origine, una maggiore flessibilità nell’organizzazione delle lezioni, il supporto socio-educativo e l’acquisto diretto di materiali didattici e libri di testo per gli studenti.

E’ previsto un ulteriore piano per aumentare i posti disponibili nei nidi per la prima infanzia, da 0 a 2 anni, utilizzando le risorse provenienti dalla rimodulazione dei piani di investimento europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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