I giovani investitori italiani: una tendenza sempre più in crescita
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di Ermes Strippoli
Sempre più giovani in Italia si stanno avvicinando al mondo degli investimenti. In cinque anni l’età media degli investitori italiani si è abbassata da 49 anni a 34. Continuando con questo andamento, molti giovani senza esperienza e conoscenza sì avvicineranno a questo settore.
“Quasi il 70% degli investitori individuali attivi sulla nostra piattaforma in Italia, infatti, non ha esperienza precedente nel trading CFD, a differenza del 65% della media” ha commentato Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB.
Nel settore del trading in Italia, le professioni comuni degli investitori non indicano una solida base di conoscenze finanziarie. Nel 25% dei casi, gli investitori svolgono lavori manuali (rispetto al 14% di media), mentre il 12% sono imprenditori (contro il 13% della media). Solo l’1% degli investitori sono esperti del settore bancario o finanziario, e altrettanto solo l’1% sono manager (rispettivamente contro l’8% e il 3% di media). Inoltre, il 13% degli investitori non ha un’occupazione (rispetto al 6% di media).
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Per quanto riguarda il livello di istruzione, solo il 23% dei trader in Italia ha conseguito una laurea (rispetto al 59% di media), mentre il 61% ha un diploma di scuola superiore (contro il 36% di media) e il 15% ha un’istruzione di base (contro il 4% di media).
L’Italia ha ancora molte sfide da affrontare riguardo all’educazione finanziaria. Secondo l’ultima analisi condotta dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel 2020, tra i 26 paesi coinvolti nello studio sull’alfabetizzazione finanziaria, l’Italia si posiziona all’ultimo posto. La media del punteggio ottenuto è di 12,7 su un massimo di 21, il quale rappresenta il livello ottimale di conoscenza finanziaria di base per prendere decisioni consapevoli. Questi risultati indicano la necessità di investire maggiormente nell’educazione finanziaria nel nostro paese.