Kateryna Bilokur, Fiori e noci, 1948
(Olio su tela. 48 cm x 56 cm)

di Francesco Scorrano

Fino al 10 settembre, presso l’Albertinum di Dresda, è in corso una mostra completa sull’arte dell’Ucraina, che spazia dagli inizi del XX secolo fino ad oggi. Opere pittoriche, sculture, fotografie, installazioni, video e materiale d’archivio illustrano, anche retrospettivamente, secoli di produzione artistica spesso poco nota nelle nostre zone, ma che ha attirato l’interesse dell’Occidente e superato i confini del Paese solo con lo scoppio del conflitto bellico.

https://albertinum.skd.museum/

L’esposizione intitolata “Caleidoscopio della/e storia/e: l’arte ucraina dal 1912 al 2023” narra la complessa scena artistica dell’Ucraina degli ultimi 111 anni, ponendo particolare enfasi sul contesto attuale. Un universo composito di molteplici voci intrecciate con le vicissitudini nazionali e le diverse componenti etniche del Paese, in cui ciascuna prospettiva rappresenta un microcosmo unico che si interseca con gli altri in uno stato di costante fluttuazione e neonomadismo degli artisti.

L’esposizione è strutturata come un viaggio attraverso quattro temi principali: “Pratiche di resistenza”, “Cultura della memoria”, “Spazi di libertà” e “Riflessioni sul futuro”. In questa cornice, la situazione attuale si fonde con i processi storici, rivelando esperienze individuali e storie personali provenienti dai numerosi centri culturali dell’Ucraina: Kiev, Dnipro, Leopoli, Odessa, Charkiv, Ivano-Frankivs’k.

(https://albertinum.skd.museum/ausstellungen/kaleidoskop-der-geschichten-ukrainische-kunst-1912-2023/)

Tetiana Yablonska, Semi, 1969
(Olio su tela, 75cm x 90cm)

 

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