stornara street art

 

di Francesco Mirando

docente di Italiano e Storia

Francesco Mirando

Salvatore Cuccia

giovane stornarese innamorato della sua terra

Quando sembra non ci sia più nulla da dire, quando ormai è rimasto un flebile barlume di speranza poco prima della resa finale, può accadere l’imprevisto. La creatività è capace di reinterpretare spazi anonimi e il colore dona nuova vita ad angoli grigi, spenti, morti. Stornara è un villaggio agricolo di circa 6000 anime che appartiene all’area dei Cinque Reali Siti. Il paese nasce da un esperimento di Colonizzazione Agraria avviato da Ferdinando IV di Borbone nel XVIII secolo, allo scopo di ottenere un incremento demografico del Regno di Napoli.

Invecchiamento della popolazione ed economia stagnante, sono due enormi problemi nazionali che sembrano abbattersi con più forza sui centri più piccoli del mezzogiorno. L’arte può farsi strumento di riscatto e sicuramente, la Street Art di Stornara ha portato una ventata di freschezza, dando alla comunità locale e agli artisti di passaggio, la possibilità di lanciare un messaggio originale, colorato, immediato.

Basta fare un giro tra le vie squadrate del piccolo centro, per capire che qualcosa è cambiato. Trasformare gli edifici in tele per dipingere, questa la semplice ma efficace idea alla base del percorso iniziato circa 5 anni fa. Nel mese di agosto ci sarà la quinta edizione dello Stramurales, il festival di Street Art che nel tempo ha acquisito sempre maggiore rilevanza, attirando l’attenzione dei media su un’area altrimenti destinata all’oblio.

Salvatore Cuccia, giovane stornarese innamorato del suo territorio elenca con entusiasmo e precisione gli obiettivi di questa nobile iniziativa:

L’obiettivo è quello di offrire anche a un paese della provincia di Foggia, come Stornara, la possibilità di partorire un evento di portata internazionale (molti artisti giunti in queste edizioni provengono dall’Argentina, dall’Inghilterra, dal Texas, per citarne alcuni) e soprattutto creare un avvenimento dalla forte valenza culturale e artistica. L’eco che questa manifestazione potrebbe avere su ogni mezzo di comunicazione di massa e sui social, non solo farebbe apprendere dovunque il loco, la sua storia, la sua caratteristica di borgo agricolo ed agro – industriale, bensì sarebbe un ottimo volano per promuovere e valorizzare i prodotti agricoli e l’economia del paese e di tutto il territorio circostante, a cominciare dai Cinque Reali Siti.

 

stornara street art
© Francesco Mirando

 Perché utilizzare proprio la Street Art?

Una maggiore diffusione della conoscenza della “street art” tra le giovani generazioni le aiuta a comprendere il vero ed originario significato dei “murales”, i quali rappresentano la cosiddetta democratizzazione dell’arte, in quanto rendono fruibile l’arte pubblica, non più relegata negli spazi ristretti di un museo. La presa di coscienza più ampia nei cittadini stornaresi mediante una consapevolezza di comunità unica, artefice del proprio destino, è in grado di far risorgere quell’anima del luogo e quel senso di appartenenza, che migliora la socializzazione e fa sviluppare la civile convivenza. Un’ampia contribuzione di momenti di socializzazione e di partecipazione collettiva, non solo a titolo di semplici spettatori ma anche come coprotagonisti dell’evento stesso.

Cosa potrebbe cambiare nella tua città? Quali sono state e saranno le conseguenze di un evento di tale portata?

Viene dato un servizio alla collettività e si arricchisce il patrimonio artistico del paese attraverso le raffigurazioni pittoriche dei murales. Anche Stornara potrà divenire, nel tempo, una vera e propria “meta turistica”, contribuendo in questo modo allo sviluppo dell’economia del paese e a una sua evoluzione così da associare alla semplice produzione e trasformazione di prodotti agricoli anche il turismo artistico – culturale ed enogastronomico. La Street Art, ad oggi, è probabilmente il movimento artistico più diffuso al mondo, in continua evoluzione e ridefinizione, e comprende un’infinità di nessi culturali e tecnici, stili e linguaggi. Già riconosciuta come “la nuova arte”, essa non è soltanto in grado di mutare e rivalutare l’aspetto estetico d’interi quartieri o addirittura città, ma anche di dar loro una nuova identità. Ed è per mezzo di questo movimento artistico che nasce STORNARA LIFE A.p.s., un’associazione di promozione sociale che ha l’obbiettivo di portare la Street Art tra le strade di Stornara.

 

© Francesco Mirando

 

Ci descrivi alcuni dei soggetti rappresentati?

Tra i vari murales che è possibile vedere tuttora, troviamo: Pinocchio, realizzato da The Gaetan, fatto da attrezzi di lavoro che s’intersecano; una peculiarità tipica dell’artista tranese. I tre Leoni di Emily Ding, artista texana per la prima volta in una manifestazione europea, che rappresentano il passato, il presente e il futuro. “… Non si possono cambiare né il passato né il futuro, dovremmo apprezzare il presente”, le parole dell’artista. Donna distesa di Mandragora, realizzata attraverso l’uso di tecniche differenti: vernici, spray, stencil e aerografo. Opera anamorfica di BragaLast1: osservata da un certo punto di vista, l’opera entra nella realtà fisica. La donna dipinta rompe il velo della finzione per entrare nel mondo reale. Interessante è notare elementi come i graffiti sui muri e l’integrazione di un portone preesistente.  Per ultimo, il murales più celebre, quello amato da ogni passante e che si può vedere con facilità provenendo da Stornarella: “Ah Maronn” di Mandragora. L’amica di Leticia ritratta può essere interpretata come una Madonna o come una donna che invoca la stessa. Nella porzione inferiore, la cornice dipinta, valorizza anche la statua del santo patrono. San Rocco.

stornara street art
@ Francesco Mirando

Un luogo che vive di agricoltura si tinge di atmosfere metropolitane, contrasto e contraddizione che contribuisce ad aumentare l’effetto sorpresa. La provincia ci regala vivaci esplosioni di colore su temi vari e improbabili. Unico filo conduttore sembra essere un estro creativo senza vincoli e senza padrone; un’energia dolce ma potente che ci costringe alla riflessione.

L’arte, da sola, non riesce a risolvere i problemi, ma ha l’enorme potere di evidenziarli, raccontarli e renderli visibili, generando emozioni forti che spingono gli animi più sensibili a impegnarsi e a lottare perché si vada oltre lo status quo.

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