“Progressista cinica” in #Apuliagram

 

di Maria Federica Dimantova

Credo che fino a qualche anno fa non sarebbe stato così scontato parlare della nostra terra. L’ avremmo considerata una scelta molto più audace che doverosa.

Parlare della Puglia e farlo con orgoglio, lo abbiamo sempre fatto. Ma la scia di terronagine e di arretratezza, e conseguenti migrazioni verso spazi più “evoluti” arrestava i nostri respiri d’orgoglio e li tramutava in sospiri di “quasi quasi me ne vado da qua”.

C’è da dire che il fenomeno sociale, il fenomeno economico, il FENOMENO che la nostra terra è diventata agli occhi di tutti, pur essendolo già da un pezzo, non lo aspettavamo. Per lo meno non con questo impatto!

Siamo cresciuti credendo che le mete estive fossero altre e adesso ci ritroviamo a voler evadere perché ci sono troppi turisti, sulle spiagge come nei paesini più piccoli e pittoreschi… che spesso noi stessi non abbiamo mai visitato.

Ebbene questa ventata di frizzante pugliesità che ci ha pervasi piace anche a me, non fraintendetemi.

Adoro i pumi, i trulli, adoro Bari perché Bar iè Bar, adoro la peroni con la focaccia e chiudo qui l’elenco perché sappiamo che non terminerebbe prima di domani.

Ma in tutta questa meraviglia rappresentata dalla riscoperta dei sapori, dei luoghi, delle tradizioni e dei colori mi chiedo…  saremo in grado di reggere e magari di offrire a noi stessi e agli altri un futuro che non sia necessariamente alla riscoperta del passato?

Siamo vintage da fare schifo e per certi versi fa un figo pazzesco! Eventi, territori riscoperti, artigianato e tanto buon umore. Va bene.

Nell’era della riscoperta del vecchio non staremo esagerando? E soprattutto… lo conosciamo davvero questo vecchio?

A volte mi sembra che si stia puntando tutto su ciò che altri molto prima di noi hanno creato, costruito, arato e soprattutto sudato.

Basta della ceramica, dell’olio buono (comprato), delle foto fighe in una delle tante masserie e siamo tutti molto più #pugliagram!

In tutte queste masserie c’è qualcuno che vuole fare la massara per esempio?

So benissimo che il mio pensiero potrebbe essere in controtendenza e soprattutto sbagliato… e me lo auguro.

Ma credo molto nelle tendenze cicliche e spero non giri la ruota a nostro sfavore una volta usata ed abusata. Credo che si stia migliorando tanto, ma spero davvero che la Nostra terra la si sappia conoscere, apprezzare e rispettare e non solo sfruttare e fotografare.

Andiamo ad arricciare i polpi, andiamo!!!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare