di Ermes Strippoli

Deloitte ha presentato uno studio commissionato dall’Associazione I Borghi più Belli d’Italia, focalizzato sull’impatto economico e occupazionale del turismo, nonché sulla digitalizzazione, nei borghi più belli del Paese.

Nel 2022, i borghi hanno accolto circa 9 milioni di visitatori, contribuendo con 5 miliardi di euro al Pil e generando una spesa turistica complessiva di 13,8 miliardi di euro. Marco Vulpiani di Deloitte sottolinea l’importanza di valorizzare questi tesori per una crescita sostenibile.

Secondo l’analisi, il turismo ha sostenuto circa 91.400 occupati in Italia nel 2022, con un impatto positivo sulle entrate fiscali nazionali di oltre 2,3 miliardi di euro. Tuttavia, i borghi sono minacciati dallo spopolamento, con una popolazione media inferiore alla metà rispetto ai comuni italiani e una prevista diminuzione del -4,4% entro il 2030.

La digitalizzazione emerge come leva fondamentale per il rilancio, con il 63,9% dei borghi coperti da banda ultra-larga. Inoltre, il fenomeno dello smart-working sta prendendo piede, con il 41,5% dei lavoratori disposto a trasferirsi in luoghi più isolati. La digitalizzazione delle imprese registra progressi, ma resta più bassa nel Centro e nel Mezzogiorno.

L’equilibrio tra preservare il patrimonio e adottare misure di sviluppo sostenibile diventa cruciale per il futuro dei borghi italiani.

 


FOTO: di Freepik

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