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di Ermes Strippoli

 

Dagli ultimi dati riportati dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), si evidenzia che i salari perdono 6 punti di potere d’acquisto nonostante il calo dell’inflazione.

 

Il calo dell’inflazione non basta per ridare potere d’acquisto, dopo due anni dall’esplosione dei prezzi, alle famiglie. Infatti, nei primi sei mesi del 2023, la distanza tra la dinamica dei prezzi e quella delle retribuzioni è ancora pari a 6 punti percentuali.

 

Inoltre, i contratti ancora in attesa di rinnovo, coinvolgono circa 6,7 milioni di dipendenti (53,9%).

 

Ci sono però, buone notizie. Infatti, a Giugno 2023, la crescita su base annua è la più significativa da novembre 2009, di ben 3,1%. Questo è dovuto all’aumento dei dipendenti privati dell’industria (3,9%) e dei servizi (1,6%).

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