Estate salata per le famiglie italiane

di Francesco Scorrano
Con l’anticipo dell’estate e il caldo che ha già iniziato a farsi sentire in tutta Italia, famiglie e uffici hanno acceso ventilatori e climatizzatori, ma il sollievo rischia di costare caro.
A lanciare l’allarme sono Consumerismo No profit e WeGroup, che stanno monitorando da vicino l’andamento delle tariffe energetiche e segnalano una crescita sensibile dei prezzi dell’elettricità. Secondo i dati del Gestore dei Mercati Energetici (GME), il prezzo dell’energia è passato da una media di 93,58 euro per MWh a maggio a 104,5 euro a giugno, con un aumento dell’11,7% in un solo mese. Sul mercato libero, le offerte delle compagnie registrano un rincaro medio del 3% rispetto al mese precedente: per un contratto a prezzo fisso la spesa annuale è di circa 721 euro, mentre per i contratti a prezzo variabile si scende a 708 euro (calcolati su un consumo medio di 2.700 kWh l’anno).
I consumi domestici legati all’uso del condizionatore – che possono variare tra i 240 e i 430 kWh annui – rischiano così di trasformarsi in un salasso estivo. Da qui l’invito alla prudenza: chi decide di acquistare un nuovo impianto deve considerare attentamente la classe energetica, la potenza in BTU e le dimensioni degli ambienti da raffrescare. Per esempio, 9.000 BTU sono sufficienti per una stanza fino a 18 metri quadrati. Per proteggere i consumatori dall’impatto dei rincari, Consumerismo e WeGroup hanno lanciato un gruppo di acquisto per luce e gas aperto fino al 30 giugno, che promette un risparmio medio di circa 144 euro l’anno e condizioni contrattuali più vantaggiose. Alcuni consigli utili per risparmiare senza rinunciare al comfort: utilizzare la funzione “deumidificatore”, attivare la modalità “eco”, evitare temperature troppo basse, isolare gli ambienti chiudendo porte e finestre, programmare un timer e curare la manutenzione dell’impianto.
Un’estate più calda sì, ma anche più consapevole.
FOTO: di Ethan Robertson su Unsplash