L’AI e la musica quantistica: il futuro della composizione?

di Ermes Strippoli
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato molti ambiti creativi, dalla scrittura all’arte visiva, fino alla musica. Ma una nuova frontiera si sta aprendo all’incrocio tra intelligenza artificiale e informatica quantistica: la composizione musicale quantistica, una tecnologia emergente che promette di trasformare radicalmente il modo in cui creiamo e ascoltiamo la musica.
La musica quantistica nasce dall’applicazione di principi della fisica quantistica – come la sovrapposizione e l’entanglement – agli algoritmi di composizione musicale. Mentre i computer classici usano bit che sono 0 o 1, i computer quantistici usano qubit, che possono rappresentare simultaneamente più stati grazie alla sovrapposizione. Questo permette di generare combinazioni musicali estremamente complesse e variegate, molto più rapidamente di quanto sia possibile con metodi tradizionali.
Gli algoritmi quantistici possono esplorare milioni di possibilità melodiche, armoniche e ritmiche in parallelo. L’intelligenza artificiale applicata a questi processi utilizza dati musicali e modelli stilistici per “guidare” la composizione, creando brani che sfidano le convenzioni tradizionali. Il risultato sono opere che possono risultare al tempo stesso familiari e sorprendentemente innovative.
La musica generata da AI quantistica potrebbe aprire nuovi orizzonti nella sperimentazione sonora. Le sue capacità di esplorare spazi compositivi enormemente vasti permettono di scoprire armonie e strutture musicali fino ad ora inesplorate. Artisti e compositori potrebbero usare questi strumenti per superare i limiti della creatività umana, integrando intuizione e calcolo avanzato.
Nonostante le promesse, la musica quantistica è ancora a uno stadio iniziale. I computer quantistici sono complessi da costruire e mantenere, e gli algoritmi devono ancora essere perfezionati per produrre risultati musicali coerenti e piacevoli all’orecchio umano. Inoltre, ci sono dibattiti sul ruolo dell’artista: quanto di questa musica sarà ancora “umana” e quanto sarà frutto di calcoli automatici?
Con l’avanzamento della tecnologia quantistica e l’integrazione di AI sempre più sofisticate, la composizione musicale potrebbe entrare in una nuova era. La musica quantistica apre una porta verso un’arte in cui il confine tra creatività umana e potenza computazionale si fa più sottile, offrendo un terreno fertile per nuove forme di espressione.
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