di Francesco Scorrano

Nel primo trimestre del 2025 l’attività di vigilanza sul lavoro ha segnato un netto incremento: secondo quanto comunica l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), sono state effettuate 35.744 ispezioni, che salgono a 38.263 includendo anche le verifiche di tipo amministrativo-contabile, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I risultati mostrano una situazione preoccupante: delle 21.469 pratiche già concluse, il 74% ha evidenziato irregolarità. In termini assoluti, parliamo di 15.882 casi in cui sono emerse violazioni delle norme, con un incremento del 20% rispetto al 2024. L’elevato tasso di irregolarità è stato favorito anche da un approccio più mirato ai controlli, reso possibile dall’impiego di strumenti di analisi predittiva e intelligenza artificiale per individuare con maggiore efficacia i soggetti a rischio.

Particolarmente significativa è la crescita delle ispezioni mirate alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, che sono aumentate del 28%, passando da 10.439 a 13.367. L’attività ispettiva condotta direttamente dal personale dell’INL ha consentito il recupero di oltre 42,7 milioni di euro in contributi e premi non versati nei primi tre mesi dell’anno, segnando un aumento del 12% rispetto al 2024. Un segnale chiaro, che conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla legalità nei rapporti di lavoro e sul rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi produttivi.

Fonte dei dati

 


FOTO: di Kenny Eliason su Unsplash 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare