Export extra Ue in crescita, calano le importazioni energetiche

di Francesco Scorrano
Dati Istat
Nel mese di marzo 2025, l’interscambio commerciale dell’Italia con i Paesi extra Ue27 segna un andamento positivo sul fronte delle esportazioni, che crescono del 2,9% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni registrano un calo dell’1,1%.
A trainare le vendite all’estero sono soprattutto i beni strumentali, in aumento del 9,9%, seguiti dai beni di consumo non durevoli (+1,7%) e dai beni intermedi (+0,4%). In controtendenza, invece, le esportazioni di beni di consumo durevoli (-11,5%) e energia (-6,4%).
Dal lato degli acquisti, la contrazione mensile è interamente legata alla forte riduzione delle importazioni energetiche, in calo del 19,8%.
Nel complesso, il primo trimestre del 2025 mostra una dinamica positiva: rispetto ai tre mesi precedenti, l’export cresce del 4,8%, sostenuto in particolare da beni strumentali (+7,9%), beni di consumo non durevoli (+7,2%) e beni intermedi (+4,5%). Anche l’import avanza, con un +5,3% complessivo, nonostante il lieve arretramento dei beni strumentali (-0,3%).
Su base annua, il mese di marzo registra un incremento significativo delle esportazioni italiane verso i mercati extra UE, pari al +7,5% (a febbraio era stato -1,6%). I beni di consumo non durevoli segnano un balzo del +20,7%, mentre i beni strumentali crescono del +10,4%. In calo marcato invece l’export di energia (-34,4%) e di beni di consumo durevoli (-19,9%).
Le importazioni aumentano dell’8,7% rispetto a marzo 2024, spinte soprattutto dagli acquisti di beni di consumo durevoli (+33,6%) e non durevoli (+32,4%).
Il saldo commerciale con i Paesi extra Ue nel mese di marzo risulta in avanzo per 5,96 miliardi di euro, leggermente superiore rispetto ai 5,77 miliardi dello stesso mese del 2024. Il deficit energetico si attesta a -3,87 miliardi, in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, spicca la crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+41,2%), seguiti dai Paesi MERCOSUR (+28,9%) e dai Paesi OPEC (+24,9%). In calo le vendite verso Turchia (-31,3%) e Cina (-8,5%).
Dal lato degli acquisti, aumentano le importazioni da MERCOSUR (+71,2%), Cina (+44,9%) e Paesi ASEAN (+25,6%), mentre risultano in calo quelle da OPEC (-25,4%), India (-17,8%), Stati Uniti (-9,5%) e Regno Unito (-9,2%).
FOTO: di Justin Morgan su Unsplash