Febbraio negativo per industria e servizi

di Francesco Scorrano
A febbraio 2025 l’andamento congiunturale del fatturato industriale e dei servizi segna un nuovo passo indietro.
Secondo i dati diffusi dall’Istat, il fatturato dell’industria registra una flessione dello 0,4% in valore e dell’1,3% in volume rispetto a gennaio.
A pesare è soprattutto il mercato interno, in calo dell’1,3% in valore e del 2,2% in volume, mentre le esportazioni mostrano segnali positivi, con una crescita dell’1,2% in valore e dello 0,3% in volume.
Anche il settore dei servizi mostra un segno negativo: -1,3% sia in valore che in volume su base mensile, trainato verso il basso da un calo nel commercio all’ingrosso e nei cosiddetti “altri servizi”.
Il confronto su base annua restituisce un quadro altrettanto debole.
Il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario (con 20 giorni lavorativi contro i 21 di febbraio 2024), cala dell’1,5% in valore e del 2,1% in volume, con una contrazione marcata sul mercato interno e una tenuta più stabile di quello estero.
Tra i principali comparti industriali, si segnalano aumenti per beni strumentali (+2,5%) ed energia (+0,2%), mentre continuano a scendere beni intermedi (-1,1%) e beni di consumo (-2,7%).
Nel trimestre dicembre 2024 – febbraio 2025, tuttavia, il quadro congiunturale resta in leggero miglioramento: +0,8% in valore e +0,5% in volume per l’industria, +0,4% in valore per i servizi (volume stabile).
Sotto il profilo tendenziale, i servizi mostrano una diminuzione dell’1,2% in valore e del 2,7% in volume, con un calo marcato nel commercio all’ingrosso e risultati misti negli altri comparti.
A sostenere il settore, almeno in parte, è ancora una volta la domanda estera, mentre sul mercato interno continuano a farsi sentire gli effetti dell’incertezza economica e del rallentamento della domanda interna.
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