L’Intelligenza Artificiale sta cambiando l’Intimità Umana?

di Ermes Strippoli
L’intelligenza artificiale sta cambiando rapidamente anche il mondo dell’intimità e della sessualità, introducendo nuove possibilità, ma anche interrogativi su come influenzi le nostre relazioni e esperienze. L’uso dei sexbot, robot sessuali dotati di AI, è uno degli sviluppi più discussi. Alcuni li vedono come una soluzione alla solitudine o un modo sicuro per esplorare la sessualità, mentre altri temono che possano allontanarci dalle relazioni reali. Tuttavia, per chi li utilizza, potrebbero rappresentare una forma di compagnia emotiva.
Inoltre, interagire con l’AI in contesti intimi solleva questioni psicologiche, come la possibilità di sviluppare un attaccamento emotivo verso un dispositivo privo di emozioni. Alcuni studi suggeriscono che l’AI personalizzata potrebbe essere percepita come più umana, cambiando la nostra visione del sesso e dell’intimità, spingendo a considerarle come opportunità di connessione emotiva.
L’AI offre anche l’opportunità di esplorare una sessualità più inclusiva, creando spazi dove tutte le identità sessuali e di genere possano essere esplorate senza paura di discriminazioni. I chatbot, per esempio, possono supportare persone con orientamenti sessuali non convenzionali o in situazioni di vulnerabilità emotiva.
Tuttavia, l’uso dell’AI in questo campo solleva preoccupazioni etiche. C’è il rischio di dipendenza da interazioni artificiali e la possibilità che la tecnologia sostituisca relazioni reali, alimentando visioni distorte della sessualità. Alcuni esperti temono che l’uso eccessivo dei sexbot possa avere un impatto negativo sulla salute mentale e sulle relazioni interpersonali.
In futuro, è probabile che le relazioni tra esseri umani e AI diventino sempre più sfumate, creando un delicato equilibrio tra tecnologia e legami umani. Sebbene l’AI possa offrire soluzioni a problemi come la solitudine e spazi sicuri per esplorare la sessualità, le esperienze umane rimarranno centrali in un mondo sempre più automatizzato.
Fonti della ricerca: Medium, BBC
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