di Francesco Scorrano

Come ampiamente previsto, la Bank of England (BoE) ha ridotto i tassi d’interesse del Regno Unito di un quarto di punto, portandoli al 4,5%.

La decisione è stata presa dal Monetary Policy Committee, guidato dal governatore Andrew Bailey, dopo un periodo di pausa e di incertezza legato all’andamento dell’inflazione, che ha superato di poco la soglia del 2%. Il taglio dei tassi segue il recente intervento della Banca Centrale Europea (BCE) e rappresenta un segnale positivo per il mercato.

La misura offre un sollievo parziale al governo laburista di Keir Starmer, che punta a rilanciare l’economia. La decisione era attesa e sostenuta da imprese e sindacati, che da tempo chiedevano un allentamento della politica monetaria.

La BoE ha lanciato un segnale preoccupante sulla crescita economica: le previsioni per il 2025 sono state quasi dimezzate, passando dall’1,5% allo 0,75%. Questo ridimensionamento conferma le difficoltà dell’economia britannica e rappresenta un’ulteriore sfida per l’esecutivo, impegnato a invertire la tendenza e a favorire una ripresa più solida.

Fonte dei dati

 


FOTO: di David Monaghan su Unsplash

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