di Ermes Strippoli

Negli ultimi giorni, DeepSeek ha catturato l’attenzione del mondo tecnologico con il suo nuovo modello di intelligenza artificiale open source, R1. Sviluppato da una startup cinese con risorse apparentemente limitate, ha rapidamente scalato le classifiche delle app più scaricate, suscitando un acceso dibattito sul futuro dell’AI.

Mentre alcuni vedono l’ascesa di DeepSeek come un segnale della perdita di leadership degli Stati Uniti nel settore, altri ritengono che rappresenti un cambiamento nel modo in cui l’AI viene sviluppata. Invece di puntare su modelli sempre più grandi e costosi, le aziende stanno investendo di più sul ragionamento e l’efficienza, aprendo nuove opportunità per startup innovative.

DeepSeek ha dimostrato di poter competere con giganti come OpenAI e Google, scomponendo problemi complessi in parti più semplici per risolverli in modo più efficace. Il suo successo ha anche sollevato interrogativi su come la Cina riesca ad aggirare le restrizioni americane sui chip avanzati, fondamentali per l’addestramento dell’AI.

L’impatto di DeepSeek potrebbe segnare un nuovo corso nell’industria tecnologica, accelerando la diffusione di modelli open source e mettendo in discussione il dominio delle grandi aziende americane.

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FOTO: di rawpixel.com su Freepik

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