Retribuzioni contrattuali in crescita nel 2024: +3,1% rispetto all’anno precedente

di Francesco Scorrano

Nel 2024, le retribuzioni orarie contrattuali in Italia hanno registrato un incremento medio del 3,1% rispetto all’anno precedente, con aumenti più marcati nei settori dell’industria (+4,6%) e dei servizi privati (+3,4%).

A comunicarlo è l’Istat, evidenziando un miglioramento significativo dopo due anni di calo del potere d’acquisto.

“Con un’inflazione in rallentamento, si osserva un primo recupero delle retribuzioni in termini reali, soprattutto nel settore privato, in particolare nell’industria. Al contrario, la pubblica amministrazione registra una situazione di stallo a causa della mancanza di rinnovi contrattuali”, spiega l’Istituto di statistica.

Alla fine di dicembre 2024, 28 contratti collettivi erano in attesa di rinnovo, coinvolgendo circa 6,6 milioni di lavoratori, pari al 50,8% del totale degli occupati, una quota stabile rispetto al mese precedente ma in calo rispetto al 51,5% di dicembre 2023.

Il tempo medio di attesa per il rinnovo contrattuale si è ridotto da 34,1 mesi a gennaio 2024 a 21,7 mesi a dicembre 2024. Sempre alla fine dell’anno, risultavano in vigore 47 contratti collettivi nazionali, coprendo 6,4 milioni di dipendenti (49,2% del totale) e rappresentando il 47,3% del monte retributivo complessivo.

Nel quarto trimestre del 2024 sono stati siglati due nuovi contratti nei settori portuale e tessile, mentre nello stesso periodo nessun contratto è giunto a scadenza.

Fonte dei dati

 


FOTO: di Naser Tamini su Unsplash

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