Pensioni 2025: cosa cambia con il primo cedolino dell’anno
di Francesco Scorrano
Il 2025 porterà alcune novità per i pensionati italiani, con il primo cedolino dell’anno che potrebbe risultare più alto o più basso rispetto al solito. Ecco i principali aggiornamenti da tenere a mente.
Primo pagamento dell’anno
La prima erogazione della pensione è prevista per il 3 gennaio 2025, il secondo giorno bancabile del mese, poiché il primo gennaio è festivo e il 2 gennaio sarà il primo giorno utile per le operazioni bancarie.
Effetto della rivalutazione
Il cedolino di gennaio rifletterà l’effetto della rivalutazione delle pensioni legata all’adeguamento al costo della vita. Per il 2025, l’inflazione è stimata allo 0,8%, comportando un leggero aumento degli assegni. Questo processo è regolato annualmente dall’INPS per adeguare gli importi pensionistici al tasso di inflazione registrato.
Nuove modalità per gli aumenti
Dal 2025 torna il meccanismo a scaglioni per calcolare gli aumenti, sostituendo quello a fasce in vigore quest’anno.
- Gli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo (pari a 2.394,44 euro) riceveranno un aumento dello 0,8%.
- Gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo riceveranno un aumento dello 0,72%.
- Gli importi superiori saranno incrementati dello 0,60%.
Adeguamento delle pensioni minime
Le pensioni minime aumenteranno, passando da 598,61 euro a 603,40 euro lordi mensili. Con l’aggiunta della rivalutazione straordinaria introdotta dal governo, il valore massimo delle pensioni minime arriverà a 617,89 euro.
Rivalutazione per le pensioni assistenziali
Anche i trattamenti assistenziali subiranno un adeguamento:
- La pensione di invalidità civile sarà pari a 336 euro.
- L’assegno sociale salirà a 538,68 euro.
Ricalcolo delle addizionali
Nel cedolino di gennaio torneranno le addizionali regionali e comunali a saldo per il 2024, dopo la sospensione consueta di dicembre. Inoltre, l’INPS effettuerà il ricalcolo delle imposte relative al 2023. Se le trattenute effettuate non fossero sufficienti, l’Istituto provvederà a recuperare la differenza sulle pensioni di gennaio e febbraio 2025.
Per chi percepisce pensioni annuali inferiori a 18.000 euro e ha un conguaglio a debito superiore a 100 euro, sarà prevista la rateizzazione delle trattenute fino a novembre 2025.
Nuove regole di calcolo
Dal 1° gennaio 2025, entreranno in vigore nuove modalità per il calcolo degli assegni destinati a chi rientra nel sistema contributivo (lavoratori con contributi versati dal 1996). Il coefficiente di trasformazione sarà ridotto rispetto al biennio precedente, determinando assegni più bassi a parità di contributi. Tuttavia, sarà applicata una rivalutazione più favorevole sui contributi accumulati.
Requisiti di accesso alla pensione
I requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata, regolati dalla Riforma Fornero, rimarranno invariati.
Nel 2025 sarà possibile accedere:
- Alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
- Alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall’età.
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