“E Susanna non vien” di Leonetta Bentivoglio e Lidia Bramani

 

di  Alessandro Romanelli

Lidia Bramani è una studiosa scrittrice e musicologa. L’abbiamo sentita telefonicamente dopo averle carpito il suo cellulare. Una donna di una solarità e simpatia contagiosa. Adesso anche più interessante dal punto di vista musicale per il suo grande interesse per Mozart.

Il suo ultimo volume scritto a quattro mani con la brava giornalista di REPUBBLICA Leonetta Bentivoglio è illuminante da questo punto di vista.

Riscoprire l’amore e il sesso ai tempi di Mozart è una cosa che non solo fa venire in mente l’epoca illuministica per eccellenza, ma anche la stupenda Trilogia Dapontiana musicata in modo straordinario da Mozart a fine Settecento.

Bellissima l’idea di attualizzare il tutto, affrontando il problema della violenza sulla popolazione femminile e la trappola in cui cadono donne che “amano troppo”. In “E Susanna non vien – Amore e sesso in Mozart” c’è tutto questo e di più. La conoscenza dell’animo mozartiano è uno studio che la Bramani ha fatto centellinando le pagine musicali e letterarie di Mozart, sin dal periodo della conoscenza con Claudio Abbado, quando lei divenne una delle ultime collaboratrici del Grande Maestro, dopo aver vinto il Premio Siemens di Berlino nel 2000.

E il libro è bellissimo e si fa leggere con grande rapidità e leggerezza. Il costo è di appena 10 euro e val la pena acquistarlo per apprezzare la geniale sensibilità di Amadeus  nelle sue “faccende amorose” e nel suo libertino incedere tra le gonnelle.                          

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