di Giulia Romagnolo

Quando la vecchia scuola incontra l’irriverenza d’ultima generazione

Il tempo è veramente relativo… e con ciò non intendo la percezione fisica del tempo che scorre, ma il tempo del nostro inconscio.

Secondo Freud, nell’Io, tempo e spazio non esistono.

La nostra mente procede per libere associazioni d’idee che, intrecciandosi nella memoria, definiscono chi siamo. Esiste però un continuum temporale unitario: la storia… presente, passata o futura esiste per tutti e ognuno di noi conserva un frammento di essa.

Su questa influenza che ha la storia nell’identità dell’individuo, il mondo del marketing basa i propri schemi di vendita, ovvero, su come siamo tutti- e ognuno a modo suo- condizionati dal contesto culturale in cui viviamo.

C, X, Y e Z: quattro generazioni, ognuna con i propri cult e modi di vedere il mondo, tutte però nella stessa società.

Se si parla della nostra società, digitalizzata da un giorno all’altro, non si può fare a meno di notare un repentino cambiamento: le schiere di cinquantenni, che fino a ieri, comodi sulle loro poltrone, tra cinismo e saccenza, si ergevano unici paladini del vero e del giusto, oggi si affannano tra tweet e tik tok in una goffa e inutile ricerca di consensi.

Dalle dirette Instagram e Facebook dai titoli importanti, che inquadrano lucide pelate o narici cavernose, ai balletti del senatore Razzi condivisi su ogni canale social. Per loro bastano due parole: OK BOOMER.

Il meme simbolo di un gap generazionale è la risposta audace e irriverente ai figli del boom economico del secolo scorso, data da chi non deve nulla a nessuno e il più delle volte vuole solo divertirsi. Nell’ultimo periodo ha spopolato sul web mettendo a dura prova l’orgoglio di professori e politici che devono fare i conti con una nuova goliardica verità.

I più furbi ridono su questo sfottò e cedono alle caricature, cantando i bei remix creati ad hoc in piazze che andavano svuotandosi anche prima del COVID-19 -so che state canticchiando anche voi IO SONO GIORGIA, non mentite-. BOOMER!

Altri provano a prevenire tuffandosi di testa nella figura del fenomeno social e costruendo la parodia con le proprie mani. BOOOOMEEEEER!

E poi i featuring con gli influencer baresi del sindaco Decaro… Il loro intento è diffondere ideali che coinvolgano e istruiscano gli irraggiungibili post- millennials adattandosi al loro gergo, i quali sembrano invece impassibili a questi costosi sforzi mediatici e non solo in termini economici.

Porsi semplicemente sullo stesso canale comunicativo non basta. Non basta fingersi digitali se non si è davvero digitali.

Cari boomer, se davvero voleste raggiungere la nuova generazione, prima di tutto, dovreste imparare a conoscere la loro diversità culturale, che determina la loro visione del mondo, che, rispetto alla vostra, per esprimersi, non usa mezzi termini o articolati discorsi, ma anzi ironizza su chi ha bisogno di prendersi sul serio per sentirsi al passo con i tempi.

George Lakoff, professore di linguistica cognitiva a Berkeley nel suo best-seller “Non pensare all’elefante” dice che…

Conoscere la diversità è il punto di partenza se si vuole instaurare un dialogo politico tra parti contrastanti, che preservi i contenuti e non si lasci corrompere dalla forza persuasiva delle metafore disseminate nella retorica.

In teoria tutto corretto, ma i giovani vanno alla sostanza e lo fanno con due semplici parole… ormai le conoscete già.

 

“Boomer”:  termine utilizzato per indicare una persona nata durante l’esplosione demografica, a cavallo quindi tra gli anni ’40 e ’60.

OK BOOMER, frase, utilizzata spesso anche dai 30enni, pare sia stata pronunciata per la prima volta dalla deputata neozelandese Chlöe Swarbrick che ha messo a tacere un altro deputato che la stava interrompendo durante il suo discorso.

Il termine è quindi utilizzato per prendere di mira gli adulti – i “Boomer” appunto – e nello specifico tutti coloro che sono nati durante e dopo il famoso boom economico seguito al termine della Seconda Guerra Mondiale.

https://www.teamworld.it/istruzione-cultura/cosa-significa/cosa-significa-boomer/

PH: https://thehardtimes.net/culture/baby-boomer-juggalo-concerned-millennial-juggalos-wont-promote-dope-ass-juggavalues/

1 thought on “OK BOOMER

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