CARIMNA VIRI – S1 – E17 – Prediciottesimo Warholiano

CARMINA VIRI

di Fulcanelli ©

17

Prediciottesimo Warholiano

 

 

Sono un fotografo.

Non sono Salgado e neanche McCurry, nessun “Sale della Terra” o bambina dagli occhi verdi per me; solo matrimoni, comunioni e se qualche volta mi va bene, shooting per atelier, dove riesco anche a spizzicare qualche tetta nel cambio d’abito.

Questo cazzo di virus per me è stato un salasso. 12 matrimoni annullati, comunioni neanche a parlarne, rappresentanti di abiti alla moda chiusi e tette spizzicabili solo su Instagram. Quando va bene.

Il padrone del locale dove ho il mio negozio, però, non chiude affatto e il fitto non lo ha chiesto, ma lo vorrà.

Ieri mattina mi è arrivata una telefonata.

È il notaio Lauri di Napoli.

Una delle telefonate più surreali che abbia mai ricevuto.

“Sì Abatescianni sono il notaio Lauri di Napoli, il cognato del prof. Nitti. Si quello al quale hai fatto le foto delle nozze d’argento… Sì ti chiamo perché mia figlia Fifì… Sofia… deve fare i diciottanni e vuole il video del prediciottesimo…

Sì devi farlo tu… Lo so che sei di Bari… Senti ti metti la mascherina e ci vediamo domani a Cetara…

Ma che ti fermano, che a Cetara tengo la villa e conosco bene a tutti…

Tu mettiti la mascherina e vieni.

Macché pericoloso… Se ti fermano dì che sei il collaboratore di Lauri.

Macché stradale… Se ti ferma dì che sei il nipote del Maresciallo Mussolino che quello è figlioccio mio.

Tu mettiti la mascherina e vieni.

Porta il drone che dobbiamo fare la passeggiata a cavallo… Macché difficile l’ho trovato il cavallo…

Gli mettiamo la mascherina pure al cavallo”.

Ovviamente, tentai di rifiutare. Invano.

“Senti Abatescianni, quella Fifì, Sofia, già mi sta scassando la uallera che abbiamo rinviato la festa.

Vuole solo a te.

Ha detto che se sei riuscito a fare quelle foto a quella chiattona della cugina… Senza offesa… A lei la farai sembrare Belen!

Macché pericoloso…

Senti ti do cinquemila euro… Sicuramente ti fanno comodo… Senza offesa!”.

Nessuna offesa.

Passo a prendere Luca, il mio “assistente”. Lavora a nero. Quindi sta facendo la fame seria.

Ci mettiamo le mascherine e via… Verso Cetara.

Quando arriviamo dove ci ordina il navigatore, senza essere fermati da nessuno – che culo, altro che maresciallo Mussolino – ci troviamo davanti a quella che sembrava la scena di un film di Sorrentino.

Spiaggia privata, cavallo, barca a vela ormeggiata a pochi metri dal bagnasciuga e un buffet che sembrava Pasquetta.

Mi viene incontro un uomo alto e magro.

È brizzolato, indossa un bellissimo completo sartoriale, degli occhiali da vista e una cravatta di Marinella rosa.

Fifì… Sofia non è Belen e non lo sarebbe neanche con l’intervento del Dio di Photoshop. È grassotella e la devono aiutare per salire a cavallo.

Iniziamo le riprese con il drone.

Dopo qualche istante, avviene l’impensabile.

Probabilmente dopo aver avuto una soffiata, arriva con un gommoncino un noto personaggio politico del territorio, in compagnia di un teleoperatore.

Scende dal gommone bagnandosi le costose scarpe inglesi. Corre come un pazzo verso di noi seguito dal teleoperatore e inveisce.

“Andate a casa scellerati! Col napalm vi prendo! A casa! Subito.”.

Quasi contemporaneamente alle nostre spalle, giunge come uno sparviero, un altro personaggio politico piuttosto noto e influente che, avventuratosi sui ciottoli della spiaggetta corre anche lui seguito da un videomaker.

“A casa! Non si può stare qui!”

Stupito, il padrone di casa, cerca di raggiungerlo scusandosi:

“Sono il notaio N…”

Pronto, il rapace politico sputa sentenze:

“Non me ne frega un cazzo di chi Siete!”

Rissa.

Tutto questo dinanzi alle telecamere degli operatori e sotto gli occhi digitali del drone di Luca.

La rissa si placa.

Minacce di denunce e controdenunce.

Passa un’oretta e non vedo l’ora di tornare a casa mia. A Bari.

Con il terrore di incontrare il mio Sindaco. L’originale. Quello che si incazza veramente e giustamente.

Non posso rinunciare ai soldi ma sono consapevole che il cliente potrebbe rifiutarsi.

Mi avvicino, come un cagnolino che ha distrutto i cuscini di un divano; volto colpevole ma questuante.

“Notaio…”

“Weeee Abatescianni tieni, tieni”.

Incredulo, raccolgo dalla mano una mazzetta di contanti.

Biascico…

“We Abatesciani! Fifì è contentissima.

Chissà quante visualizzazioni sto video!

Altro che le foto della cugina chiattona… Senza offesa!”.

Bene.

Altro che i 15 minuti di celebrità.

 

 

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