Pamela Campagna è una pittoscultrice, un’artista in 3 D.

C’è una cosa che colpisce fulmineamente nelle sue opere, alla prima occhiata c’è qualcosa di insolito e manca qualcosa che di solito c’è.

Allo stesso tempo ti sembra di aver visto mille volte qualcosa che non hai mai visto prima.

Poi, dopo alcuni secondi ci arrivi…

Nella quasi totalità delle opere manca la vernice, la pittura, la tempera e il quadro gioca con elementi semplici che diventano essenziali, cambiando tutto.

Così luce, profondità ed elementi esterni diventano intensità di colore, sfumature e pennelli.

Non è classico puntinismo o banale tridimensionalità.

 Fénéon l’avrebbe idolatrata. Da subito

Così come si sono innamorati di lei i grandi brand.

Dalla Nike alla Michelin, fino a Poste Italiane che ha dedicato alla sua arte un’intera campagna pubblicitaria.

Un po’ come avvenne negli anni ’90  con Romero Britto, c’è stata una corsa per accaparrarsi dei ritratti su commissione che, tuttavia, Lei si rifiuta categoricamente di realizzare.

Gli unici ad avere questo privilegio, infatti, sono stati i membri della sua famiglia – vedi figura 1 – o la sua musa preferita – sua madre – che ha troneggiato e troneggia come una diva della Belle Époque negli uffici postali di tutta Italia.

Non si può, quindi, non riconoscere un elemento di forte tradizione nella sua iper innovativa tecnica e Scripta Moment che è rinomatamente nicolaiana – vedi il numero 4 su FantaClaus – non ha potuto che adorare la Sua opera su San Nicola.

Salta subito all’occhio il legame con la sua terra che ha riabbracciato dopo aver girato per il mondo, aprendo a Bari – via Marchese di Montrone – un delizioso atelier che vi consigliamo vivamente di visitare.

 

 

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