di Enzo Varricchio

 

Oggi esiste la realtà aumentata, l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.

Il Caravaggio era già andato oltre: aumentò  le possibilità della realtà stessa, migliorò il lavoro della natura con colori più vivi della vita e col gioco concettuale, filosofico e significativo delle luci e delle ombre. Oggi lo chiamiamo “iperrealismo” ma fu Michelangelo Merisi ad inventarlo.

Il Caravaggio fu un pittore concettuale, nel senso che, più che raffigurare la realtà, le attribuiva dei significati. 

L’arte di oggi è tutta concettuale.

CONCETTUALE significa che esprime concetti, idee, contenuti, il che è l’essenza dell’arte stessa, la sua ontologia direbbe Arthur Danto, cioè il fatto che essa sia “semiofora”, appunto portatrice di significati, di messaggi, quindi a suo modo filosofica; ciò, a prescindere dal mezzo espressivo utilizzato.

Sin qui, quindi, nulla di nuovo sotto il sole. Concettuali dopo Caravaggio furono il Manierismo, l’Impressionismo, il Modernismo, chi più chi meno, tutte le correnti artistiche occidentali.

La novità dell’arte odierna sta nel fatto che, a partire dalle avanguardie novecentesche, essa ha finalmente  abbandonato i rigidi schemi dei luoghi e delle tecniche tradizionali per invadere il mondo, le città, le strade persino, con la street art, con oggetti tra i più disparati, spesso lontani anni luce dalle consuete regole dell’estetica.

Dall’orinatoio di Duchamp (Fontaine, 1917), alla “Merda d’artista” di Piero Manzoni (1961), alla scatola di detersivo “Brillo Box” di Andy Wharol (1964), al water d’oro di Maurizio Cattelan intitolato “America”,  del valore di un milione e mezzo di euro, recentemente rubato al Blenheim Palace di Woodstock, ci muoviamo sempre nella predetta direzione.

Duchamp voleva dire che ogni oggetto, persino un cesso, può essere un’opera d’arte se l’artista lo sceglie e lo espone, e questa azione trasmette dei significati condivisi. Tanto condivisi che nel water d’oro di Cattelan, prima che lo rubassero, i visitatori della mostra ci potevano fare anche la pipì e la cacca, avevano tre minuti a testa a disposizione. Il water d’oro per l’artista è l’America guerrafondaia, ipercapitalista, ignorante, che domina il mondo. Ma anche l’arte è un water dorato come quelli che adornano i bagni dei ricchi parvenu. L’oro sono i soldi che fa girare ma fa schifo e il pubblico fa bene a pisciarci dentro perché è come se pisciasse sui soldi.

Messaggi forti, rivoluzionari, come quelli lanciati dall’anonimo Banksy, che mette a nudo gli inganni e i danni del potere. Peccato che a lanciarli siano artisti milionari, saldamente ancorati al mercato.

 

Toxic Mary, Banksy, 2005.

 

Tutto può essere arte ma non tutto lo è.

Tutti possono compiere un gesto o un’opera artistici ma pochi sono artisti.

Indubbiamente, ogni cambiamento comporta degli effetti negativi, nel nostro caso la perdita di oggettività del valore dell’opera. In passato tutti erano in grado di capire se un pittore era bravo oppure no; oggi, capita che la gente non sappia comprendere il confine tra un’opera d’arte e un oggetto qualunque.

La mancanza di parametri oggettivi di giudizio determina il grande potere delle multinazionali del’arte e una speculazione finanziaria non così diversa da quella in borsa. La gente normale non capisce le opere d’arte contemporanea quindi non è in grado di giudicarle, DEVE fidarsi del giudizio di Sotheby’s o Christie’s o di quello che dicono i giornali.

Solo una ristretta elite di addetti ai lavori si assume il diritto o la possibilità di giudicare se un artista è valido o meno,  in base alle sue idee o ai suoi interessi politico-economici.

In fondo, non è cambiato molto dalla Roma dei Papi.

Dal Caravaggio a Cattelan il passo non è così lungo.

Buona lettura e buona scrittura a tutti.

 

 

 

PH: Brillo Box (1964-1968) – Andy Warhol (1928-1987), Berardo Collection, Centro Cultural de Belem, Lisbon, Portugal

Material: Silkscreen ink and synthetic polymer paint on wood

 

 

 

Il video dello storico dell’arte Federico Zeri sul Caravaggio:

https://it.video.search.yahoo.com/yhs/search;_ylt=AwrJ7Y4EgdRd.i0AtSxu5olQ?p=caravaggio&hsimp=yhs-fh_lsonsw&hspart=avg&type=ie.11.w7.dsp.04-03.it.avg._.1215tb&param1=rVFLb9wgEP4rvZgbFgyv5cBhvY8kUqVUbdqcMWDHVb12weuk_77jjdpzD5XQ8M3wzesjDNFVplW2kcaCoErvz1Qe9IHaszpRzZpTo4Dv7J5XJpIwzpjAgaulJQgkSCmE2nHGGInF7b_dkR_-0rthISMywUjQVuqUOiNNiC33NnJjVZK7LoGnPnJpeZsgJB04QKdbrTvvLUuGBYgpdCYKGcjW93W5kjm7LpPVyVrUttagyeGac7osn3yfvn7-6F6WZa6Er6DDM_4qyefwUvu1r8M0YmhGXsH7z0OZ3yrRhSFWIlagTPNPWiDxWIEeb2n_bUusuKmHJYcFcSyIUFKEYbp1wjWWFs0W2b4CQ–fgYE5o9flLW-biXFFGVBgOCs6HDVRFo3E4fWKjL8Kbrm3Uqgv4tLflNDFo44xlhnxT0TBZ7_6vh8m8iXlNeWHo3tqgB7uH4_0-XxiggyzM7bmoja7GoQiU3HPwyVOr-WDIa17OJF2dZzXjITknvI1ke_lHfwG0&param2=browser_search_provider&param3=ie.11.w7.dsp.04-03.it.avg._.1215tb&fr=yhs-avg-fh_lsonsw&fr2=p%3As%2Cv%3Ai%2Cm%3Apivot#id=2&vid=e520e2dc5c613f49499329f871649ab3&action=view

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