Sappho and Alcaeus, 1881 (oil on panel) by Alma-Tadema, Sir Lawrence (1836-1912); 66x122 cm; Walters Art Museum, Baltimore, USA; (add.info.: both were Greek lyric poets from Lesbos;); English, out of copyright

 

di Enzo Varricchio e Manuela Latrofa

 

“Dicono che sopra la terra nera
la cosa più bella sia una fila di cavalieri,
o di opliti, o di navi.
Io dico: quello che s’ama”.

Saffo

 

La poetessa Saffo (in greco antico: Σαπφώ, Sapphó o Sapfó; Eresos, 630 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa) di Lesbo, mitizzata dalle molteplici trasformazioni in vereconda direttrice di un collegio femminile, in prostituta o in femminista ante-litteram, offre un’immagine semplice ed appassionata dei propri sentimenti, equilibrata e coinvolgente, in cui l’amore ricopre un ruolo di primo piano.

Forza emotiva si coniuga con eleganza e dolcezza delle espressioni. Potenza della passione e soavità della tonalità. Nessuno prima di lei ha indagato sulle emozioni di una donna innamorata, e non a caso quest’introspezione manifesta la sostanziale indifferenza per le condizioni femminili storico-culturali del tempo.

 

Saffo era, infatti, la direttrice e insegnante di un tiaso, sorta di collegio in cui fanciulle di famiglia nobile venivano educate. Compose degli epitalami, struggenti canti d’amore per le sue allieve destinate a nozze e questo ha lasciato supporre un innamoramento anche con componenti sessuali. In realtà è presumibile che Saffo, comunque affezionata alle sue allieve, li abbia scritti poiché le vedeva destinate ad un triste destino: lasciavano infatti l’isola dove si trovavano, dove erano accudite e felici, per andare nella casa dei loro mariti senza uscirne quasi mai; lì sarebbero state in pratica rinchiuse a vita, come voleva la tradizione greca.

In questo senso e nel senso di essere l’antesignana della poesia muliebre Saffo precorre l’emancipazione femminile.
È bene, dunque, ricordare come la riunione del tiaso fosse una riunione primariamente cultuale in onore di Afrodite; le relazioni amorose tra le fanciulle e con la maestra sono dunque da inserire in un quadro paideutico più ampio. L’attuale significato della parola lesbica (dall’isola di Lesbo dove Saffo avrebbe avuto i natali) ha, pertanto, assunto un’accezione nettamente differente rispetto alla concezione di sessualità di Saffo e del suo circolo.
Invece depone in senso “antifemminista”, il dato leggendario, ripreso dagli antichi commediografi,  che si sia gettata da una rupe sull’isola di Lefkada, vicino alla spiaggia di Porto Katsiki, per l’amore non corrisposto verso il giovane battelliere Faone, che in realtà è un personaggio mitologico. Tale versione è ripresa anche da Ovidio, nelle Eroidi, e da Giacomo Leopardi (Ultimo canto di Saffo).
Si va al mare in Grecia ma spesso si dimentica di visitare i luoghi dell’anima dove la poetessa visse e patì…

 

PH credit: Sappho and Alcaeus, 1881 (oil on panel) by Alma-Tadema, Sir Lawrence (1836-1912); 66×122 cm; Walters Art Museum, Baltimore, USA.

 

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