di Anna Losurdo

avvocata & legal blogger

 

Il consenso senza competenza genera mostri.

Li porteremo in Tribunale!
In realtà, vi ci hanno già portati loro.
Pensare di risolvere per vie giudiziarie la questione ILVA – ARCELOR MITTAL è una idea miserevole e folle. Anzi è  la strategy exit preferita proprio dalla controparte, che ben conosce lungaggini e vischiosità del sistema giudiziario italiano.

Il cambio di AD avvenuto qualche settimana fa avrebbe dovuto svegliare i politici dal letargo colpevole in cui stagnano. 

Che si voglia dar credito alla tesi del disegno preordinato di acquisire l’Ilva per dismetterla scientemente, così togliendo di mezzo un competitor.
O che si addebiti la responsabilità enorme di aver cambiato una clausola contrattuale, fornendo una causa legale al recesso, invocando poi il rispetto dei patti.
O, infine, che si voglia retrocedere la responsabilità al governo che quel contratto ha stipulato.

Ciò che è mancato, per decenni, è un’idea seria e credibile sul da farsi.

Siamo al punto di non ritorno e vi ci ha portati una donna (l’AD Lucia Morselli) che non conosce mediazioni, chiamata apposta a fare questo lavoro (sporco?).

Qui non c’entra la parità di genere; si parla tanto di soffitto di cristallo e poi, quando arrivano le donne, sono proprio del tipo che peggiorano le cose.

Dalla visione femminile del mondo ci saremmo aspettati una rivoluzione culturale, signora Morselli, e invece ecco un cinismo arrogante peggiore di qualunque machismo maschilista.

Solo ora Arcelor si accorge della penuria di materia prime e delle difficoltà del settore siderurgico? E con quei sei miliardi finiti in India non avrebbe potuto decarbonizzare o quantomeno adempiere alle prescrizioni contrattuali salvambiente? Si approfitta dell’incompetenza dei politici italiani?

Ai nostri politici un imperativo categorico: o decarbonizzate o si chiude!, è finito il tempo del ricatto salute o lavoro.

Chiamate chi ha risolto la questione in altre parti dell’Europa e fatelo lavorare. E, per favore, toglietevi di mezzo!

Alla amministratrice delegata di ArcelorMittal: VOTO 8 (oltre il 7 c’è il narcisismo patologico)

 

PH: Jeryl Bali, Indonesia, in Artistic Freedom,

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