ph http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Arte-e-censura-in-Polonia-scoppia-la-protesta-della-banana-a7771d3c-50c7-4601-8de0-1dc6ab760bd9.html#foto-1

La censura appartiene al passato dicono, nulla di più falso, ancora oggi la censura opera a pieno regime. Recentemente in Polonia si è verificato un caso di censura che ha interessato il mondo dell’arte e degli artisti.

L’evento da un lato bizzarro dall’altro interessante si è tenuto fuori dal Museo Nazionale di Varsavia, dove in centinaia si sono radunati per protestare contro la censura. La protesta nasce per contestare la decisione dell’Autorità governativa polacca, in particolare il Ministero della Cultura, che nei giorni scorsi ha ordinato al direttore del Museo la rimozione dell’opera “Consumer Art” realizzata nel 1973 dalla nota artista Natalia LL.

L’opera è un video che mostra una giovane donna mentre in modo giocoso e ammiccante mangia con gusto una banana, un modo giudicato evidentemente improprio dalla attuali autorità polacche. I manifestanti, per lo più donne, per protesta hanno riprodotto le stesse movenze dell’opera, tenendo tra le mani proprio la banana.

La protesta che si è tenuta dinanzi al Museo è stata la prosecuzione di quella che artisti e politici di opposizione avevano già iniziato postando sui propri profili dei maggiori Social Network fotografie in cui si ritraggono mentre mangiano banane. per ridicolizzare il divieto.

La censura ha interessato anche un’altra opera, stiamo parlando di un altro video, realizzato nel 2005, realizzato dall’artista Katarzyna Kozyra. In questo caso l’opera mostra una donna che cammina con due uomini a quattro zampe, travestiti da cani e tenuti al guinzaglio.

In seguito alle proteste, il neo direttore Miziolek, ha annunciato che le opere sarebbero state ripristinate, ed esposte fino al 6 maggio, poiché in tutta la galleria d’arte moderna è prevista una riorganizzazione. Il neo direttore Miziolek, in una intervista, ha dichiarato di apprezzare il ruolo delle due artiste nella cultura polacca ma che lo spazio limitato della galleria richiede “cambiamenti creativi” nell’esposizione.

Questa polemica è solo l’ultima che vede al centro la politica culturale portata avanti dal governo conservatore e nazionalista che ha vinto le elezioni nel 2015. Il ministro della cultura Piotr Glinski è stato ripetutamente criticato per il taglio dei sussidi a quei festival che avevano in programma spettacoli teatrali con messe in scena controverse che avevano ad oggetto temi sensibili alla Chiesa cattolica.

L’attrice Magdalena Cielecka ha dichiarato all’Associated Press: “Un artista, per creare, deve essere libera.” Di contro il Presidente del Senato Polacco, Stanislaw Karczewski, ha ironizzato sulla protesta, twittando una foto in cui addenta una mela e scrivendo che mele polacche sono più saporite delle banane e contengono meno calori: “La #BananowyProtest (protesta sulle banane) è la strada giusta per l’obesità”

In un mondo che si professa libero, tali eventi devono indurci a riflettere sulla parola “libertà”, perché in un mondo 2.0, pieno di immagini e video “hard”, la censura è un veleno che frena la libertà di espressione, e collide con l’arte, la forma più ampia e libera della libertà .

ph frame tratto dal video dell’artista Natalia LL

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