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di Giulia Reina

“La Puglia è la regione più bella del mondo” pare abbia decretato il National Geographic, attribuendo alla nostra regione il premio Best value travel destination in the world per l’anno 2018.

Peccato che pare sia una fake news, che tuttavia di fake ha soltanto la forma.

Infatti, la sostanza è tutta vera. La Puglia è davvero uno dei posti più belli al mondo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.

D’altronde nel 2014 sempre il National Geographic (stavolta è tutto vero: http://press.nationalgeographic.com/2013/11/21/national-geographic-traveler-magazine-announces-2014-best-of-the-world-list/) ha inserito la Puglia nella lista dei Best of the World ovvero la lista dei posti migliori da visitare. Come spiega la celebre rivista, “the list reflects what’s authentic, culturally rich, sustainable and superlative in the world of travel today”.

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Almeno in questo, il divario tra Nord e Sud è pressoché inesistente: dal Gargano ad Otranto è davvero difficile individuare la località migliore, per quanto il turismo sia concentrato tradizionalmente nella zona del Salento.

Ma mettendo per questa volta da parte le filippiche sulla bellezza del mare e sulla qualità del cibo, proviamo a fare una panoramica su ciò che la nostra regione può offrire, ma che pochi conoscono davvero.

È interessante per esempio scoprire che nel Comune di Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, a ridosso delle grandi saline, all’interno dell’Area di Protezione Speciale pugliese, vivono migliaia di uccelli acquatici, tra i quali i fenicotteri rosa.

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Lo scorso 8 dicembre si è celebrata la giornata del fenicottero rosa, con lo scopo di plasmare un turismo che non sia esclusivamente balneare: le risorse naturali della zona non devono essere ignorate, né dai turisti né tanto meno dalle amministrazioni.

Perché volare ad Aruba, quando basta allungarsi nel Nord della Puglia per assistere allo spettacolo offerto da questi meravigliosi esemplari? Soltanto per dire che “li abbiamo visti ai Caraibi”?

Le saline lasciano peraltro senza fiato: un paesaggio particolare che non ci si aspetta di trovare in Puglia, conosciuta prevalentemente per le distese di ulivi.

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E ancora, non possiamo non menzionare le Isole Tremiti, arcipelago appartenente alla provincia di Foggia, famoso per essere una riserva naturale marina incontaminata, perfetta per le immersioni, grazie alla varietà di flora e fauna acquatica presente. L’attenzione all’ambiente è così forte che dallo scorso maggio è vietato utilizzare contenitori e stoviglie di plastica non biodegradabili e, per l’immediato futuro, si prevede anche l’eliminazione di bottiglie di plastica e contenitori di polistirolo, prodotti particolarmente inquinanti.

Delle cinque isole che formano l’arcipelago soltanto due sono abitate, San Domino e San Nicola. Su tutto il territorio non possono circolare automobili, ad eccezione di quelle dei residenti (come avviene anche sull’Isola di La Digue, Seychelles): si prospettano dunque lunghe passeggiate rilassanti.

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Per apprezzare fino in fondo la bellezza delle isole bisogna circumnavigarle: solo così si possono visitare le numerose grotte e le piccole spiagge raggiungibili esclusivamente via mare.

Ma oltre ai paesaggi naturali, vi sono anche importanti testimonianze storiche: l’isola di San Nicola ospita, infatti, l’abbazia di S. Maria a Mare, la più grande abbazia del Mediterraneo sul mare.

Scendendo verso la Valle d’Itria, è d’obbligo soffermarsi sul tipico paesaggio offerto da queste terre: i trulli, piccole casette dal caratteristico tetto conico in pietra. Inoltre, Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Ostuni, Alberobello sono paesi antichi e particolarmente suggestivi e offrono tantissime possibilità sia ai turisti sia ai residenti, come escursioni e passeggiate nei boschi, masserie dotate anche di centri benessere, ottimo cibo e, d’estate, numerosi festival ed eventi musicali adatti a persone di tutte le età.

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Ma scendendo ancora di più verso il tacco dello stivale d’Italia, nella zona di Otranto si trova un paesaggio ancora profondamente diverso da quelli già descritti: il c.d. “Lago Rosso”. In realtà, il lago in sé per sé è di un verde brillante, ma il luogo è chiamato così per via della terra rossa che lo circonda, una cava di bauxite scoperta nel 1940 e utilizzata fino al 1976. La bauxite è un minerale da cui è possibile ricavare l’alluminio e ha il caratteristico colore rossastro che ritroviamo in questa zona.

La peculiarità di questo posto non è soltanto il colore della roccia, che ci fa quasi sentire su Marte, ma è piuttosto il colore del lago, un verde smeraldo molto insolito.

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Insomma, rivisitando un noto detto, la Puglia è bella perché è varia: bisogna esplorarla per conoscerla, perché la bellezza non conosce divario.

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