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di Enzo Varricchio

 

Collettiva d’arte – Salone degli affreschi Palazzo Ateneo di Bari

 

Mostra un po’ confusionaria ma gradevole, con un solo pittore di livello assoluto, Giorgio Pica.

Fotografo e pittore di nobili natali, intellettuale dalle raffinate frequentazioni letterarie e musicali, Pica ha trasfigurato nella visione astrattista la lezione dei suoi avi, valenti pittori paesaggisti della fecondissima scuola di Posillipo, in cui l’adesione al “vero” raggiunge l’apice delle sue forme espressive attraverso un attento studio della luce che, da fattore diffuso e generico, diventa un coefficiente puntuale e preciso.
Peculiare l’emulazione fotografica della vibrazione fisica della luce per generare sfumature sentimentali. I fiori sfocati sono fotoni, particelle danzanti di luce che assurgono alla pura metafisica, in fondo alla pura poesia visiva.

Bibliografia: Poesie da guardare – Visual Poetry” di Maria Giulia Dell’Olio e Giorgio Pica. Edizioni Giuseppe Laterza, Bari, 2016 , € 40,00, pag. 158, versione bilingue italiano-inglese.

 

Giorgio Pica, Sogno di primavera, 2012

Giorgio Pica, Madre terra, 2018

 

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