George Orwell

Mondadori, 2016, 437 pagine. (Prima edizione 1949).

L’AUTORE

Nasce in India da genitori di origini scozzesi, socialista, ateo, antisovietico e antitotalitario, è considerato uno degli scrittori brittanici più influenti del XX secolo.

Dalla sua visione di un futuro in mano a censura, alienazione della personalità, tirannia, totalitarismo e controllo è nato un neologismo: “orwelliano”, secondo la Treccani: ‹oru̯e-› agg. e s. m. (f. -a). – Che, o chi, si richiama al pensiero e all’opera dello scrittore inglese George Orwell (1903-1950), pseudonimo di Eric Arthur Blair e alle sue riflessioni, sviluppate anche nelle forme dell’utopia negativa, sul totalitarismo e sulle sue diverse, possibili manifestazioni: una visione o. della società.

Le sue opere più conosciute sono “1984” e “La fattoria degli animali”, pungente allegoria sul comunismo tramutata in favola.

IL ROMANZO

Scritto nel 1948 deve il suo titolo allo scambio di due cifre.

In un mondo diviso da una guerra nucleare in tre grandi potenze, i cittadini sono costretti a limitare i loro pensieri per evitare le cruente punizioni della Psicopolizia al servizo del Grande Fratello, didattore che tutto vede e tutto censura (vi ricorda qualcosa?!?).

Il protagonista si vedrà costretto, tra mille difficoltà, a tentare di preservare la propria integrità di pensiero, senza ottenere un lavaggio del cervello che lo faccia rientrare nei binari della massa di “sudditi” del sistema totalitarista.

CHE COSA CI E’ PIACIUTO

Innovativo per l’epoca. Ha previsto più cose dei Simpson.

CHE COSA NON CI E’ PIACIUTO

A tratti è indigeribilmente pesante.

CITAZIONE

“Un pazzo non è che una minoranza formata da una sola persona.”

 

 

 

 

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